Quando la poesia scava negli “Abissi” dell’anima

di Federica Grisolia
Sono componimenti che vogliono indagare nei sentimenti più profondi dell’anima gli “Abissi” di Giuseppe Panciroli, autore e pittore nato a Parma ma che vive a Rivarolo Mantovano (Mantova). Nei versi della silloge, pubblicata nella collana “Altre Frontiere Britannia” dell’Aletti editore – poiché tradotta anche nella versione inglese – la parola diventa lo strumento privilegiato per cogliere l’essenza delle cose, utilizzando un linguaggio scarno e disadorno ma con immagini nette, che suscitano le emozioni più intime. Diverse liriche, infatti, possono essere considerate ermetiche poiché diventano luogo in cui l’autore proietta la propria interiorità. «L’anima – racconta Panciroli – a sua volta è un abisso. Che si perde come in un mare infinito». L’opera è tradotta in inglese da Marta Cursano, in collaborazione con l’Istituto di Alti Studi Linguistici SSML “Carlo Bo”, per raggiungere – come afferma lo stesso poeta – una più vasta cerchia di persone.
La raccolta è attraversata dalla linea sottile del tempo che collega passato, presente e futuro. Qui la poesia dona immortalità alla realtà, attraverso la parola impressa nero su bianco. «Inoltre, – sottolinea Panciroli – venendo apprezzata da anime sensibili, arricchisce il loro mondo interiore, influendo a loro volta anche nella realtà circostante». Protagonisti indiscussi dei versi sono la natura, col suo potere incantatore, le stagioni che si alternano, il tempo che passa inesorabile, gli stati d’animo più profondi. E’ un’opera dal grande impatto emotivo che invita il lettore a confrontarsi con le domande fondamentali dell’esistenza. «Con una voce poetica autentica e profonda – scrive, nella Prefazione, il maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare dell’omonima casa editrice che ha sede a Villanova di Guidonia (Roma) – Panciroli ci guida lungo un percorso di introspezione e scoperta, ricordandoci che, anche nei momenti più bui, esiste sempre la possibilità di trovare un senso. Questa raccolta, nella sua semplicità e nella sua intensità, è un dono che parla direttamente all’uomo, senza infingimenti o sovrastrutture artificiose».
Abissi è un continuo peregrinare tra i meandri inesplorati del buio e la luce della speranza, per riflettere sul mistero della vita. Una voce intima che racconta l’equilibrio tra dolore e bellezza, tra l’uomo e l’infinito. Come definisce Panciroli la sua opera, «il viaggio di un’anima nel tempo, catapultata in questo mondo a sua insaputa. Avendo fede in Dio – conclude – spero che il viaggio abbia un finale positivo».