“Marcia della Riconciliazione”. Da Donnici a Paterno Calabro lungo il cammino di San Francesco

di Cristian Fiorentino –«Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Perché tu sei prezioso ai miei occhi (Isaia 4,2.4)”. Con questo incipit tornerà puntuale anche quest’anno la “Marcia della Riconciliazione”. Evento religioso in programma, come da consuetudine, per venerdì prossimo 25 aprile e indetto ed allestito dalla parrocchia di Donnici “San Michele Arcangelo”, diretta da Don Santino Borrelli, in sinergia con l’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, col convento di San Francesco di P. di Paterno Calabro e con i comuni di Cosenza e Paterno. La ultratrentennale camminata prevede il raduno e la partenza proprio dalla chiesa parrocchiale di Donnici fino ad arrivare a Paterno C., toccando molti dei luoghi dove ha vissuto, sostato ed edificato San Francesco di Paola.
Manifestazione storicizzata e attesa nata, tanti anni fa, dall’acuta mente del parroco Don S. Borrelli noto anche per le sue traversate internazionali a piedi in tanti luoghi religiosi. Previste anche per questa tornata centinaia di persone e fedeli in arrivo dall’hinterland cosentino e dalla “Valle del Savuto”. Il tema per l’edizione del 2025 e in occasione dell’anno Giubilare della Speranza sarà “Tu Si che Vales. Tu vali e sei amato…da Dio”. Nel programma, nella fattispecie, viene citato anche il “Beato Carlo Acutis” (prossimo alla Canonizzazione), come “…l’ospite importante invitato alla marcia di quest’anno sei anche tu. Si proprio tu! Perché tu, davanti agli occhi di Dio sei unico e originale, un dono di vita…”. In tale solco si inserirà la riflessione dal tema “Il valore della persona in una società in crisi” che sarà proposta ai partecipanti dal sociologo, docente dell’Università della Calabria, prof. Vincenzo Bova.
La compagnia di fedeli che aderiranno alla “Marcia della Riconciliazione” (nella foto un’immagine del 2024), dalla chiesa di “Santa Maria” di Donnici alle ore 06 del prossimo 25 aprile si muoverà a piedi seguendo l’itinerario previsto per raggiungere, intorno alle ore 10:30, il santuario di Paterno Calabro. A seguire si svolgerà l’incontro col docente e, alle ore 12:30, vi sarà l’Adorazione Eucaristica che sarà animata dal gruppo musicale “Kantiere Kairos”, affermata band di musica cristiana. A margine del pranzo condiviso, negli ampi spazi del convento di San Francesco di P., annunciato anche un momento di fraternità con esibizioni sul tema: “Tu si che vales”. La Santa Messa all’interno del Santuario sarà officiata alle ore 16:30 che concluderà l’intensa e ricca giornata di fratellanza. Durante le liturgie sarà invocata con forza la Pace, minata dai tanti conflitti internazionali in questo particolare contesto storico.
La partecipazione a tale nobile iniziativa sarà un invito anche per riconciliarsi con Dio, attraverso la figura di un “Gigante della Fede” come San Francesco di Paola, e seguendo lo spirito del “Giubileo della Speranza”. In tale prospettiva va evidenziato che il santuario di Paterno Calabro è uno dei luoghi giubilari, indicati dall’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, validi per chiedere l’Indulgenza Plenaria rispettando le condizioni della Chiesa di confessione sacramentale, comunione Eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Nelle ultime ore, dopo il “Ritorno alla Casa del Padre” di Papa Francesco, Don Santino Borrelli ha espresso, oltretutto, il volere di dedicare la “Marcia della Riconciliazione” 2025 proprio al compianto e indimenticato Santo Padre con delle riflessioni e momenti di preghiera ad hoc nel corso dell’intera giornata. E delle invocazioni in suffragio saranno recitate anche per l’indimenticato Totò Schillaci, lo scorso anno invitato d’onore, che aggregandosi ai pellegrini ha marciato fino al santuario di Paterno. Il calciatore ed eroe di “Italia ‘90” è scomparso, a causa di una brutta malattia, a 59 anni a Palermo lo scorso 18 settembre. “Marcia della Riconciliazione” 2025 che si preannuncia come sempre impregnata di spunti e valori e che conta di risollevare, specie in questa fase di turbolenze interiori, gli animi e le condizioni di molti.