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“Vorrei esser piuma” in vetrina al Salone del Libro di Torino. La leggerezza di una nuova vita dopo il peso della sofferenza

“Vorrei esser piuma” in vetrina al Salone del Libro di Torino. La leggerezza di una nuova vita dopo il peso della sofferenza
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di Federica Grisolia

Dopo aver raccolto i “frammenti” di una vita passata, costellata in alcuni momenti da difficoltà e sofferenze, Alessandra Grissini ha concluso il mosaico di una vita nuova, realmente pronta a guardare avanti, con la sua nuova opera “Vorrei esser piuma”, pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore. La silloge troverà spazio nello stand della sua casa editrice, al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio 2025, presso il Lingotto Fiere.

«Il titolo “Vorrei esser piuma” – spiega la poetessa di Milano, avvocato di professione – racconta del mio bisogno di leggerezza, perché, dopo essere stata a lungo riparo e sostegno per i miei cari, è sorto in me il desiderio di potermi finalmente abbandonare e trovare un porto sicuro». Dopo aver sopportato il peso di alcuni eventi difficili, in cui il dolore sembrava essere una costante della sua vita, per l’autrice arriva il momento di intravedere la luce e voltare pagina, forte degli insegnamenti di ciò che è stato, e di poter finalmente affrontare la vita con la leggerezza e la libertà di una piuma. «Alessandra Grissini – scrive, nella Prefazione, il maestro Giuseppe Aletti, poeta, editore e formatore, titolare della omonima casa editrice che ha sede a Villanova di Guidonia (Roma) – riesce a raffigurare un affresco intimo e collettivo allo stesso tempo, un mosaico delle verità in cui ogni frammento lirico è un fotogramma terso da consegnare agli occhi del fruitore, che evidenzia la complessità degli intrecci emozionali che guidano il nostro arco vitale».

Alcune poesie comunicano per immagini e analogie. In alcuni casi il linguaggio è essenziale. In altri componimenti l’autrice utilizza, invece, un linguaggio più ricco, utile a rafforzare i concetti da esprimere. «Per scrivere questo libro – racconta l’autrice – ho cercato nel cassetto della memoria avvenimenti ed emozioni, ho risvegliato alcuni ricordi. Ho rivissuto turbamenti ed inquietudini, e portato alla luce la tenerezza e la dolcezza di alcuni momenti. Sono stata felice quando sono riuscita a tradurre ogni cosa in poesia».

La raccolta poetica ha restituito l’immagine di una persona ferita, ma forte, che non si è mai arresa, anche grazie alla scrittura che in questo ha avuto una valenza quasi terapeutica per curare le ferite dell’anima. «La parola scritta, infatti, cristallizza le emozioni in un “tempo sospeso”, al quale si può ritornare sempre, anche dopo anni, per riviverle con la stessa intensità. Ciò che è impresso nero su bianco è per sempre». L’opera racconta dei nuovi inizi. Dei ricordi. Della gioia di rialzarsi dopo una caduta. Delle difficoltà che molti anziani affrontano nei loro ultimi anni di vita. Della morte. Ma anche, del potere della poesia, che consente di elaborare le emozioni, liberare la gioia e di lasciare andare fragilità e paure.

“Vorrei esser piuma” sarà in vetrina al Salone del Libro di Torino, che in questa 37esima edizione avrà come tema “Le parole tra noi leggere”. «Sono felice ed orgogliosa. Ho sempre immaginato gli amanti dei libri che visitano le fiere letterarie come “personaggi” curiosi, sognatori alla ricerca di storie, di emozioni, di stimoli sempre nuovi. Spero che la mia “storia”, scritta attraverso le mie poesie, possa arrivare al cuore di alcuni di loro».

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