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“Lapislazzuli – Pezzetti di cuore” al Salone del Libro di Torino. Ogni poesia una tappa nel viaggio della vita

“Lapislazzuli – Pezzetti di cuore” al Salone del Libro di Torino. Ogni poesia una tappa nel viaggio della vita
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di Federica Grisolia

E’ un viaggio in cui le liriche rappresentano piccole tappe che passano dalla sofferenza ai piccoli tormenti, alla mancanza di rispetto nei confronti della figura femminile, per poi finire, con uno sguardo amorevole, sugli affetti familiari da dove arriva la forza vitale, l’opera “Lapislazzuli – Pezzetti di cuore”, pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore. Giuseppina Marchetti la presenterà al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio prossimi, negli spazi del Lingotto Fiere. Un esordio con il botto per l’autrice di Trapani, alla sua opera prima. «Sono felice ed emozionata. Cosa mi aspetto? Non lo so, ma so per certo che nulla accade per caso, tutto ha un suo perché e, come mi dico sempre, da cosa nasce cosa. Staremo a vedere».

La silloge, disponibile anche nella versione e-book, nasce da «un cortocircuito di sentimenti», in cui la penna consente voli pindarici per poter metabolizzare le sensazioni più intime e avviare un processo di catarsi, caratterizzato da poca fantasia e tanto sentimento. «L’idea di scrivere quest’opera nasce proprio dalla volontà di lasciare ai miei figli, ai posteri, qualcosa che parlasse di me ed ecco che ha preso forma Lapislazzuli. Una raccolta di poesie che rappresentano tappe della mia vita, momenti di inquietudine, turbamenti, pezzetti di cuore per parlare ai cuori. Il titolo di questa silloge mi è arrivato proprio dal cuore. Ho trovato nel blu di questa pietra la sintesi di ciò che volevo esprimere: la forza di andare avanti tra le avversità della vita, guardando sempre al futuro con speranza e con la consapevolezza che la nostra vita ha un senso solo se la viviamo in simbiosi con l’Eterno e con chi abbiamo accanto».

E’ nell’amore, nel mare, nei tramonti, nella bellezza della natura, che i versi trovano ispirazione. Versi scritti con uno stile semplice e diretto, poca punteggiatura, pause create dagli spazi tra una strofa e l’altra, immagini lapidarie, per dare forma alle vibrazioni dell’anima. Una poesia che parla al cuore di chi la legge. «Se le strofe ti colpiscono e torni a rileggerle allora nasce quell’alchimia tra il tuo sentire e l’autore dell’opera». C’è tanta bellezza nei versi di Giuseppina Marchetti, ma anche tanta sofferenza, che – per l’autrice – rappresenta la spinta a scrivere. «Quando si trova ad affrontare gli inevitabili momenti ottenebrati dalla mestizia e dal dolore – scrive, nella Prefazione, Hafez Haidar, già candidato al Premio Nobel per la Letteratura, la cui traduzione dall’arabo del famoso libro “Le mille e una notte” è diventato un best seller – Giuseppina rivolge un incoraggiamento simile a sé stessa, alzando la voce per risvegliare la sua anima e per spingerla ad uscire dalle tenebre per abbracciare la luce e l’amore e per apprezzare l’incanto di una vita tratteggiata con versi e rime. È fondamentale, infatti, affrontare a testa alta le sfide che il mondo ci lancia, se vogliamo continuare a vivere con gioia e pienezza».

Ed è questa l’essenza della sua poesia, che rispecchia una mente positiva e un animo sensibile, che vede nuove opportunità anche nei momenti più bui, nelle avversità, anche quando il disegno divino sembra difficile da comprendere. «Mi auguro, con questi semplici versi, quasi scontati, di far comprendere quanto importante sia la vita e il vivere in pace con gli altri e la propria coscienza, come se ogni giorno fosse l’ultimo».

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