E’ per questo che da diversi giorni la categoria ha dichiarato lo stato di agitazione che, se non interverranno fatti nuovi, sfocerà in uno sciopero generale previsto per la giornata di lunedì prossimo 10 dicembre. In realtà c’è qualche paese (vedi Trebisacce) dove il comune è riuscito a mantenere gli impegni anticipando risorse del proprio bilancio, ma la maggior parte dei comuni, anche se la Regione ha provato a sollecitare i comuni a ricorrere ad anticipazioni di cassa, non è in grado di far fronte alla richiesta per carenza di liquidità.
Oltre che rabbia e indignazione per dover pietire ogni volta il giusto salario, la categoria è delusa dalle continue promesse di una stabilizzazione che si allontana sempre di più e che rischia di condannare questi lavoratori alla precarietà a vita. Per la verità oggi (giovedì) è arrivata dalla Regione l’ennesima promessa. L’assessore al Bilancio Mancini ed al Lavoro Stillitani a tal riguardo hanno infatti rilasciato la seguente dichiarazione: «La Giunta Regionale è già al lavoro per far fronte ai ritardi nei pagamenti dei sussidi arretrati ai lavoratori Lsu-Lpu. Ben prima degli allarmismi sollevati stamane, – hanno dichiarato i due componenti dell’esecutivo – la Giunta Regionale ha infatti avviato un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali di categoria per giungere alla risoluzione del problema».
Pino La Rocca