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Villapiana, Futuro e Libertà prepara la macchina organizzativa in vista delle elezioni

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Angela Napoli, ex coordinatrice regionale di Futuro e Libertà. Durante la riunione del partito a Villapiana, si è parlato anche dell’uscita da Fli dell’Onorevole.

Anche nel territorio della Sibaritide è tempo di organizzare l’importante campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del prossimo anno. In tal senso comincia a preparare la “macchina organizzativa” anche la sezione di Villapiana di Futuro e Libertà. I finiani si sono dati appuntamento, qualche giorno fa, presso la sede del partito, in largo fratelli Bandiera. Alla riunione, oltre ai presidenti dei circoli di Fli dello Ionio e del Pollino, erano presenti anche Francesco Grandinetti, delegato calabrese per la formazione della Lista per l’Italia e consigliere comunale di opposizione di Lamezia Terme, Salvatore Claudio Cosimo, assessore Fli alla Provincia di Crotone e Giuseppe Siciliani, presidente del circolo di Cirò di Futuro e Libertà e già deputato dopo le elezioni politiche del 1994. L’incontro, coordinato dal presidente della locale sezione di Futuro e Libertà, Michele Grande, è servito per discutere di due argomenti alquanto stringenti: la riorganizzazione del partito a livello regionale e il modo in cui Futuro e Libertà affronterà le elezioni politiche 2013.

«Dopo le dimissioni dal ruolo di coordinatrice regionale dell’Onorevole Angela Napoli – ha spiegato Grandinetti –  è necessario rinvigorire il nostro partito e ricominciare a lavorare più compatti di prima, per far sì che il lavoro di questi ultimi anni non sia vano e in nome di quei valori che hanno portato alla nascita di Fli». Grandinetti ha poi aggiunto che il compito degli esponenti calabresi di Fli sarà quello «di lavorare con il partito e per il partito, al fine di garantire il nostro importante contributo alla formazione della Lista per l’Italia. Il nostro Paese ha bisogno di un governo politico, responsabile e vicino ai bisogni della gente, che sia in grado di garantire il rispetto di quei criteri di equità sociale che, fino ad oggi, non sono stati osservati fino in fondo».

Pasqualino Bruno

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