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Trebisacce, aggressione consigliera. De Novellis (Cim) replica a Mundo: «Regolamento rispettato»

Trebisacce, aggressione consigliera. De Novellis (Cim) replica a Mundo: «Regolamento rispettato»
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Nessuna sottovalutazione del rischio e nessuna omissione è stata commessa da parte del personale del CIM di Trebisacce ma «è solo il Magistrato a stabilire, a seguito di regolare denuncia, la pericolosità di un paziente psichiatrico e ad adottare nei suoi confronti gli opportuni provvedimenti restrittivi da intraprendere, come l’obbligo di ricovero coatto presso strutture idonee ». E’ quanto sostiene il dottor Fedele De Novellis responsabile del Centro di Salute Mentale di Trebisacce in una lettera indirizzata al sindaco di Trebisacce Franco Mundo che, in merito all’aggressione subita in Municipio nei giorni scorsi dalla delegata ai Servizi Sociali Katia Caprara, aveva criticato il CIM per non aver disposto il ricovero del giovane protagonista della vicenda, minacciando di denunciare i responsabili dello stesso CIM qualora lo stesso giovane avesse reiterato l’insano gesto.

De Novellis chiarisce che il CIM, seguito della segnalazione dei Carabinieri, ha provveduto subito a visitare il giovane R.R. di Trebisaccee prendendolo regolarmente in carico, anche perché l’interessato ha accettato sia i colloqui che la terapia ed anche l’eventuale ricovero in idoneo luogo di cura. «E’ stata quindi avviata, – scrive ancora De Novellis – secondo quanto prevede l’attuale regolamento aziendale, la ricerca di un posto in struttura adeguata. Purtroppo però – aggiunge il responsabile del CIM – i tempi e le disponibilità non sono imputabili a disfunzioni dello stesso CIM».

Commentando, a margine della nota, l’iniziativa del sindaco di Trebisacce che se l’era presa con il CIM perché preoccupato che il giovane, visti i precedenti, potesse reiterare la sua aggressione verso la stessa delegata o verso altre donne, il dottor De Novellis evidenzia tutta la sua sorpresa  per  «i pregiudizi verso un disabile, presentato come mostro pericoloso che ancora circola nei pressi del Municipio e che pertanto deve essere preso e segregato attraverso un improponibile ricovero coatto» e conclude invocando «maggiore sensibilità verso i figli più sfortunati e fragili di questa comunità».

Pino La Rocca

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Odoguardi Angela Maria
Odoguardi Angela Maria
12 anni fa

“… pregiudizi verso un disabile….presentato come mostro pericoloso….”.
…a quanto pare per soddisfare i suoi appetiti sessuali…è abile a tutti gi effetti………………………………………..

Odoguardi Angela Maria
Odoguardi Angela Maria
Reply to  Odoguardi Angela Maria
12 anni fa

… Illustrissimo dottor De novellis, vorrei chiederle se lei, dopo aver rispettato il protocollo, lascerebbe sua moglie, sua figlia o la sua nipotina, in una stanza chiusa, in compagnia di “un povero disabile”, vittima a quanto pare dei “pregiudizi” dei Trebisaccesi…????