Torna a far capolino lo scudo crociato ad Oriolo – dopo i fasti degli anni ’70-80′, con l’allora sindaco e consigliere provinciale Peppe Basile – con una vera sezione politica inaugurata domenica sera sulla centralissima via Roma, a pochi passi dalla sezione del Pd: una pura coincidenza che rimanda i nostalgici alle antiche contrapposizioni tra democristiani e comunisti che si registravano soventi nel comune jonico.
Per l’occasione sono giunti ad Oriolo i vertici del partito di Casini a livello regionale, invitati dai referenti locali Franco Cirò, Vincenzo Brancaccio, Giuseppe Diego e Domenico Bonamassa. «Vogliamo contribuire a ricostruire il tessuto sociale ad Oriolo, proponendo un percorso politico serio», le parole di Brancaccio, il quale ha approfittato della presenza dei “pezzi da 90” del suo partito per invitarli a rispolverare quel vecchio progetto della continuazione della Ss 481 che andrebbe a collegare la Calabria Citra alla Lucania. Ideologicamente anche una sorta di legame con il passato: mentre il vecchio scudo crociato è stato artefice dell’inizio dell’opera; al nuovo il compito di prolungarla e completarla.
«Da questa sezione partirà il cambiamento per Oriolo», è stato l’augurio del consigliere regionale Gianluca Gallo (oggi anche nel listone Monti per il Senato). Dai saluti del “triumvirato” locale, da poco costituitosi in gruppo consiliare Udc tra i banchi della Minoranza del Consiglio comunale, è emersa chiara la volontà di ritagliare al partito un ruolo da protagonista nella vita del paese, a cominciare dalle prossime amministrative del 2014. «Ma non negheremo il nostro appoggio alla Maggioranza – hanno dichiarato all’unisono – quando si tratterà di lavorare per il bene di Oriolo». Mano tesa ovviamente accolta dal sindaco Franco Colotta, intervenuto in sezione per un saluto.
La carica da campagna elettorale non ce l’aveva sicuramente l’onorevole Mario Tassone, deputato per quattro legislatori e a cui non è bastato l’onore del taglio del nastro (nella foto a destra) della nuova sezione per mandare giù la pillola dell’esclusione dalla prossima partita elettorale. Tassone, battagliero nel suo intervento, è stato sacrificato sull’altare delle regole dettate dai vertici, poco propensi a riconfermare i così detti decani.
Ma Tassone, che ad Oriolo ricordano sempre con affetto e riconoscenza, almeno tra le fila democristiane (interventi di restauro al castello, completamento della Ss 481 tra la statale jonica e Oriolo in primis) qualche sassolino dalla scarpa se l’è voluto togliere. «Ad essere giovani devono essere le idee, non soltanto gli uomini. Stiamo attenti a quei tecnocrati che vogliono prendere il posto dei politici» (Monti?!, ndc), ha ammonito l’ormai ex deputato, che promette di ritornare quanto prima a far politica attiva. «Momenti come quello di stasera – ha concluso – servono comunque a rilanciare lo scudo crociato, nei suoi valori e nel suo simbolo, oggi a rischio sradicamento».
Alla serata targata Udc erano presenti cittadini, simpatizzanti, curiosi che hanno affollato l’ingresso della sezione. Tra gli altri, i sindaci di Francavilla, Leonardo Valente e Rocca Imperiale, Ferdinando Di Leo, accompagnato dall’assessore Giovanni Gallo; il consigliere di Minoranza del Comune di Cassano, Mimmo Lione e il consigliere Roma del Comune di Castroregio. Presente anche il vicesegretario provinciale, il giovane Biagio Faragalli. E il professor Vincenzo Toscani con il preside Vincenzo Gerundino, ex militanti dello scudo crociato. Di quando davvero si faceva politica nelle sezioni.
Vincenzo La Camera
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SEZIONE UDC ORIOLO