«Durante la campagna elettorale, e anche dopo, – scrive il talent scout Vitola – ho ribadito la mia assoluta autonomia e indipendenza politica, tanto da denunciare con forza e più volte, tutti i soprusi e le spoliazioni subite da Trebisacce, sia ad opera della destra che della sinistra. In un momento in cui si vive una crisi politica e di identità dei partiti, ritengo che soffermarsi su singole posizioni o su scelte momentanee, sia stucchevole e riduttivo. Trebisacce ha bisogno del contributo di tutti. La mia candidatura – aggiunge Vitola – deve essere intesa solo quale sacrificio al servizio della città e finalizzata a migliorare i rapporti con la regione Calabria. Peraltro, le critiche, naturalmente, strumentali, pervengono da persone che hanno fatto del trasformismo la loro bandiera e non possono essere certo considerati riferimenti politici seri. Io non vivo di politica, né tanto meno mi servo della politica per avere visibilità. Fare i moralisti, del resto, non sempre conviene, soprattutto quando si hanno scheletri negli armadi».
Pino La Rocca