Sibari, il ministro Barca rassicura Papasso. «Rimuoveremo il fango dal parco archeologico»
Arrivano delle rassicurazioni importanti per il destino del parco archeologico di Sibari. Poco meno di due settimane fa, infatti, gli scavi sono stati sommersi dal fiume Crati, facendo scattare il campanello d’allarme per il futuro del parco. Proprio ieri, tuttavia, il Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, ha contattato il sindaco di Cassano all’Ionio, Giovanni Papasso, asserendo che il Ministero per i Beni Culturali sosterrà le spese per la rimozione del fango, al fine di rendere nuovamente fruibile il parco.
A darne notizia è stato proprio il primo cittadino di Cassano allo Ionio, durante una conferenza stampa indetta nel pomeriggio di ieri a Palazzo di città. «Ho ricevuto una telefonata direttamente dal Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, il quale mi ha detto “Sindaco non è solo in questa triste vicenda. Lo Stato è con lei” – ha informato il primo cittadino Giovanni Papasso – Nei prossimi giorni a Sibari arriveranno dei tecnici incaricati proprio dal Ministro al fine di verificare quanto successo ed avviare gli interventi del caso». Gli Scavi di Sibari presto torneranno agli antichi splendori, ha garantito il Ministro Barca: « Il rappresentante del Governo nazionale mi ha informato, infatti, – ha spiegato il Sindaco di Cassano All’Ionio – che il Ministero per i Beni Culturali, presieduto dal Ministro Lorenzo Ornaghi, si farà carico delle spese economiche per la rimozione del fango sui reperti archeologici e per il ripristino della fruibilità del parco».
Il sindaco, dopo aver ringraziato apertamente il Ministro per l’attenzione riservata alla problematica del parco, ha voluto soffermarsi sulla questione Crati. In particolare, Papasso ha spiegato che gli agrumeti presenti in contrada Lattughelle, impedirebbero il normale deflusso dell’acqua. «Per la parte che mi riguarda – ha spiegato il primo cittadino –sono pronto a sottoscrivere un’ordinanza per l’ abbattimento degli agrumeti. Un atto dovuto nei confronti anche di quelle famiglie di contrada da Lattughelle costrette a vivere d’inverno con il timore dello straripamento del fiume e del rischio allagamento delle proprie abitazioni. Tuttavia ora attendiamo risposte dal Commissario Straordinario per il Rischio Idrogeologico, dottor Percolla, che qui non si è visto – ha concluso il Sindaco di Cassano All’Ionio – Ci saremmo attesi un sopralluogo lungo l’argine dello stesso al fine di verificare la sicurezza dei residenti. Sono altresì sbalordito che lo stesso, in questi giorni di forte drammaticità lungo il Crati, non sia venuto qua a dirci a che punto è la progettazione e quali sono le risorse per mettere in sicurezza il Crati”
Pasqualino Bruno