A distanza però di diversi anni i lavori non sono mai iniziati. Col passare del tempo la stessa recinzione, che aveva già in partenza invaso parte della carreggiata, è andata in rovina ed oggi costituisce un ostacolo per la circolazione, un pericolo per la sicurezza dei pedoni e rappresenta, come si vede, un vero monumento al degrado.
Ecco allora che l’Amministrazione comunale in carica, attraverso un regolare procedimento affidato al dirigente dell’ufficio tecnico architetto Antonio Brunacci, ha diffidato i proprietari ad intervenire ed a risanare quello sconcio, arretrando peraltro la recinzione. Trascorso però in modo infruttuoso il termine perentorio previsto nella diffida, il comune ha deciso di intervenire in prima persona avviando le procedure di rito per affidare l’incarico ad una ditta che eseguirà i lavori, riservandosi, ovviamente, di rivalersi economicamente sui proprietari.
Pino La Rocca