Giornata intensa, quella di ieri (lunedì 11 febbraio), per i carabinieri di Corigliano Calabro. Per il reato di lesioni gravissime è stato sottoposto a fermo S. B., 41enne nullafacente del luogo, già conosciuto alle forze dell’ordine. L’uomo, nella mattinata di ieri, ha aggredito durante una lite S. D. (40enne imbianchino e pregiudicato,) ferendolo al volto con un coltello, dandosi in seguito alla fuga.
Sempre nel corso di questa attività di indagine, i carabinieri hanno tratto in arresto L. O, 30enne operaio e pregiudicato del luogo, bloccato nel pomeriggio mentre, armato di un’ascia, tentava di sottrarsi all’intervento dei militari, che cercavano di farlo desistere dal tentativo di trovare e uccidere S. B., responsabile del ferimento del cognato. Espletate le formalità di rito, S. B. è stato tradotto presso la casa di reclusione di Rossano, mentre L. O. è stato accompagnato nella sua abitazione agli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria.
La vittima, prontamente soccorsa da sanitari del 118, veniva trasportata presso il locale pronto soccorso e successivamente trasferita e ricoverata presso il reparto di chirurgia dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza, dove è stata giudicata guaribile in 60 giorni per trauma cranico e fratture al setto nasale e al costato.
Gli arrestati, rintracciati all’interno dell’abitazione della 56enne bulgara, sono tradotti rispettivamente presso la casa di reclusione di Rossano e la casa circondariale di Castrovillari, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nel corso di un predisposto servizio di controllo del territorio, sono stati arrestati inoltre, per il reato di tentato furto in abitazione in concorso, due braccianti agricoli di origine rumena: il 42enne V. G. e il 40enne D. T. I due sono stati “pizzicati” dai militari mentre tentavano di forzare la porta di ingresso di un’abitazione di proprietà comunale.
Pasqualino Bruno