Lo dimostra il fatto che, obbligati per legge ad associarsi per la gestione dei servizi entro il 31 dicembre 2012, parte dei comuni che facevano parte della suddetta Unione (Roseto Capo Spulico, Rocca Imperiale e Trebisacce) hanno scelto di dar vita ad altre forme di associazione, cosicchè il comune di Villapiana, come ha spiegato il sindaco Roberto Rizzuto, preso atto del fuggi fuggi generale, ha deciso di uscirne ufficialmente mettendo all’o.d.g del consiglio comunale l’uscita definitiva dall’Unione dei comuni “La via del mare”.
In realtà nel corso dell’ultimo consiglio comunale questo argomento, che necessitava della presenza dei due/terzi del consiglio, è stato rinviato ad altra data per l’assenza di parte della Minoranza, ma della decisione di uscire dall’Unione ha parlato il sindaco Roberto Rizzuto il quale, visibilmente deluso, ne ha spiegato i motivi, attribuendoli, in buona sostanza, alla formazione di queste nuove associazioni che, secondo Rizzuto, hanno finito per tradire le ragioni e lo spirito che avevano accompagnato la nascita de “La via del mare”.
«Eravamo d’accordo – ha spiegato Rizzuto – che con l’insediamento del nuovo presidente (Franco Durso, sindaco di Roseto) avremmo provato a rilanciare l’Unione riempiendola di contenuti, anche perché c’erano comuni più piccoli (Roseto) che, essendo inferiori ai 3mila abitanti, erano obbligati per legge ad associare alcuni servizi. Abbiamo invece notato che col passare dei mesi alcuni comuni hanno scelto altre strade scegliendo di associarsi in ambiti più stretti ed angusti e rompendo nei fatti quella coesione territoriale che era l’obiettivo originario dell’Unione. Solo Villapiana, Francavilla e Rocca – aggiunge Rizzuto – hanno continuato a tenere accesa la fiammella della speranza, ma alla fine la decisione operata dagli altri comuni di scegliere altri partners con cui associarsi ha mandato in frantumi l’Unione dei comuni “La via del mare”.
A questo punto, – ha spiegato Rizzuto – il nostro comune, che gode peraltro di stabilità economica, che è in grado di operare scelte autonome e non condizionate e non corre il rischio di perdere alcuna sovranità, ha deciso di rompere gli indugi e di uscire ufficialmente dall’Unione».
Pino La Rocca