Della vicenda sono stati informati i Carabinieri della locale stazione. In corrispondenza dell’edificio scolastico, però, non è presente il sistema di videosorveglianza da poco installato sul territorio, le telecamere, infatti, inquadrano l’ufficio postale chiuso da qualche mese. Un duro colpo, non solo per il danno materiale arrecato all’istituto, ma soprattutto per il ruolo che la scuola ricopre all’interno della comunità. I videoproiettori rubati servivano per il corretto funzionamento delle LIM, le lavagne interattive multimediali, per fornire agli alunni un metodo d’apprendimento votato alle nuove tecnologie. Il loro furto, avvenuto in un periodo di transizione dalla lavagna tradizionale ai nuovi metodi d’insegnamento hi tech, rappresenta una grave ferita, un danno di cui gli unici a pagarne veramente le spese saranno proprio gli alunni.
Giovanni Pirillo