Lo stesso Mundo in data 28 dicembre 2012 aveva scritto una lettera-appello sottoscritta da lui stesso e dall’assessore alla Sanità La Regina in cui evidenziava le gravi criticità determinatesi nell’Alto Jonio dopo la chiusura del “Chidichimo”. Poche parole, quelle di Scopelliti, ma sufficienti per immaginare che qualcosa forse sta cambiando. «Ho letto e comprendo le preoccupazioni di voi amministratori circa la difficoltà di garantire alla vostre popolazioni il diritto ad una sanità più equa. Subito dopo la consultazione politica, avvierò un confronto con i vertici aziendali per verificare la possibilità di istituire, al posto del PPI, un Pronto Soccorso H24 che riesca a far fronte alle emergenze sanitarie nell’Alto Jonio».
«Non vogliamo farci illusioni – ha detto Mundo – ma siamo fiduciosi e aspettiamo di vedere se dopo le promesse ci saranno anche provvedimenti coerenti». Ovviamente c’è stato chi, intervenendo dopo il sindaco Mundo, ha paventato il rischio di promesse pre-elettorali ricordando che un Pronto Soccorso può avere un senso ed una giustificazione quando dietro, o di fianco, c’è un ospedale. «Se pensiamo a quello che avevamo prima – ha detto il sindaco di Castroregio Santagada – il Pronto Soccorso H24 è niente». Dello stesso avviso altri dirigenti del Psi come il sindaco di Cassano Gianni Papasso e l’assessore provinciale Leonardo Trento.
Pino La Rocca