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Trebisacce, Comune “sotto” di 10 milioni tenta il riequilibrio del bilancio. Sacrifici in vista

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Per sanare i debiti fuori bilancio e scongiurare così il rischio del dissesto finanziario dell’ente, l’amministrazione comunale di Trebisacce, valutata minuziosamente la massa debitoria, avrebbe deciso l’attivazione della procedura di riequilibrio pluriennale del bilancio, ai sensi dell’art. 243 della legge sugli enti locali, approvata dal governo Monti in data 10 ottobre 2012.

Insomma, a mali estremi, estremi rimedi: dopo aver dichiarato il pre-dissesto per poter accedere ai fondi salva-comune, l’esecutivo comunale, secondo quanto prevede la normativa introdotta dal governo dei tecnici per salvare le tantissime municipalità piene di debiti ed in crisi di liquidità, dovrà ora rimodulare tutta una serie di aliquote e stabilire un piano di rientro in più anni. Solo così riuscirà ad ottenere dal governo i fondi per ridare fiato alle asfittiche casse del comune.

Lo ha annunciato, nel corso di un incontro politico pubblico, il sindaco Franco Mundo il quale ha rivelato che «tale decisione si rende necessaria perché, a seguito di un minuzioso monitoraggio, si è appurata l’esistenza di una massa debitoria di circa 10 milioni e 200mila euro che sono ben oltre i 6/7 milioni di euro di cui si paventava l’esistenza. Abbiamo dovuto prendere atto, nostro malgrado, – ha aggiunto il primo cittadino – che la situazione patrimoniale del comune è più grave di quanto si pensava e, siccome ci sono metodi che ci consentono di evitare il dissesto e di accedere ai benefici di legge, abbiamo deciso di far ricorso alla procedura del riequilibrio di bilancio che comunque prevede la revisione di alcune tariffe e sacrifici per tutti a cominciare dai dipendenti comunali. E’ per questo che nei giorni scorsi abbiamo già convocato una prima assemblea del personale come colonna portante dell’ente comunale, per mettere tutti al corrente di quanto dovremo fare nel corso dei prossimi anni per risanare il bilancio del comune».

Pino La Rocca

 

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