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Trebisacce, fotovoltaico. Cavallo all’Amministrazione: «Il Comune ci guadagna davvero?»

Trebisacce, fotovoltaico. Cavallo all’Amministrazione: «Il Comune ci guadagna davvero?»
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veduta trebisacceLa cessione a un privato dei tetti di diversi edifici pubblici di proprietà comunale per l’installazione di pannelli fotovoltaici è vantaggiosa anche per il comune, o rappresenta un “business” solo per il privato? Se lo chiede, e lo chiede all’amministrazione comunale di Trebisacce che ha concesso il diritto di superficie dei tetti di diversi edifici (scuole, delegazione comunale, pretura, cimitero, area Pip…), il consigliere di Minoranza Davide Cavallo il quale vuole vederci chiaro e ha rivolto all’esecutivo una serie di domande tese a fare luce sulla convenzione sottoscritta tra le parti.

Secondo Davide Cavallo alcune clausole della convenzione sono chiare: le superfici sarebbero 11/12, la durata della convenzione sarebbe di 30 anni ed il canone annuo a favore del comune di 6.250 euro annui. Altre clausole, invece, sempre secondo Cavallo, non sono abbastanza trasparenti. Oltre a quanto è chiaro dalla Delibera di cessione delle superfici, secondo Cavallo non si evince quali siano le dimensioni dei singoli impianti e quale la loro produzione in chilowattori e, di conseguenza, non si può stabilire quale sia la misura degli incentivi che il privato percepisce dal GSE. Tutto questo, secondo l’avvocato Cavallo, impedirebbe di sapere se l’operazione è realmente vantaggiosa per il comune e quindi impedirebbe di esprimere un giudizio «sulla convenienza, congruità  e rapporto tra vantaggi e oneri a carico delle parti. Esistono – chiede ancora Cavallo in riferimento soprattutto ai tetti delle scuole –  impianti che non prevedono la fornitura di energia elettrica a beneficio del comune? Quale, insomma, il vantaggio per l’ente comunale? Quale la produzione annua dei diversi impianti e quale quella complessiva? E poi, – si chiede ancora Cavallo dando per scontato che ci sia la contropartita in energia elettrica per il comune – considerato che d’estate le scuole sono chiuse mentre la produzione degli impianti è superiore per una questione di irraggiamento solare, non succede che ci sia sproporzione in termini di vantaggi tra il privato e l’ente comunale?

Si tratta insomma – scrive ancora Davide Cavallo – di quesiti importanti, che mi adopererò di chiedere agli uffici comunali preposti, al fine di comprendere se l’equilibrio tra oneri e vantaggi venga garantito dalla convenzione stipulata tra le parti. Chiudo – scrive in conclusione l’ex candidato a vice-sindaco di Trebisacce Futuro – informando i cittadini che le interrogazioni a risposta scritta inoltrate al sindaco ed all’assessore al Turismo per conoscere i costi della programmazione estiva sono rimaste inevase: domandare è lecito, – commenta Cavallo – rispondere è buona educazione. Non mi resta altro che reiterare l’interrogazione al vice-sindaco quale assessore Bilancio, confidando nella stima che nutro nei suoi confronti».

 Pino La Rocca

 

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