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Guardie Mediche, in cinque comuni dell’Alto Jonio rischiano la soppressione

Guardie Mediche, in cinque comuni dell’Alto Jonio rischiano la soppressione
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aaaChiusura delle Guardie Mediche: monta la protesta in tutto l’Alto Jonio mentre i sindaci si preparano a trattare con l’Asp. Le voci circa la soppressione di alcune Guardie Mediche nell’Alto Jonio hanno infatti trovato conferma: nei prossimi giorni saranno avviati incontri tra i vertici dell’Asp ed i sindaci ma, nel frattempo l’azienda sanitaria ha fatto sapere che stanno per essere soppresse 5 Guardie Mediche nei comuni di Cerchiara, Canna, Castroregio, Montegiordano e Plataci e ne sarà istituita una nuova a Trebisacce.

Ovviamente la notizia, messa in relazione alle pesanti mutilazioni già inferte alla sanità pubblica nell’Alto Jonio ha seminato il panico e creato un forte allarmismo tra le popolazioni locali che sono pronte a difendere con le unghie e con i denti quel poco che, soprattutto nella periferia, rimane del sistema sanitario nazionale. Ovviamente, trattandosi solo di una proposta formulata dal direttore generale dell’Asp Scarpelli, è ipotizzabile un dialogo ed un ravvedimento sulle guardie mediche da sopprimere. Particolarmente avvertito il problema a Cerchiara, (la locale Guardia Medica dovrebbe essere accorpata a Francavilla Marittima), anche per l’articolazione e la vastità del territorio comunale che inizia dai monti del Pollino e degrada fino alla Piana. Ai lavori dell’ultimo consiglio comunale ha partecipato una massa di cittadini allarmati per la notizia circolata nei giorni scorsi. Da parte sua il sindaco Antonio Carlomagno ha già preso contatti con i vertici dell’Asp per perorare la causa del suo comune. Ancora di più si attiverà dal momento che in consiglio ha ricevuto il sostegno di tutto il civico consesso e l’accorata protesta dei circa 2500 abitanti di Cerchiara pronti ad una raccolta massiccia di firme per dire no alla soppressione della Guardia Medica.

Lo stesso Sindaco, relazionando il consiglio sull’argomento, ha riferito che il provvedimento di soppressione delle 5 Guardie Mediche «determinerebbe la cessazione della continuità assistenziale ed un ulteriore abbattimento dei LEA costituzionalmente riconosciuti per ogni cittadino che vive sul territorio nazionale. L’attuazione di un simile provvedimento – ha aggiunto il primo cittadino – equivarrebbe a spegnere ogni velleità di sopravvivenza per i comuni montani interessati dalla soppressione della Guardia Medica, le cui popolazioni sono già penalizzate rispetto ai cittadini residenti in località di pianura o in prossimità di grandi centri urbani, serviti in maniera più capillare da servizi alla persona, quali ospedali, viabilità, trasporti, scuole e uffici pubblici». Decisamente contrario alla soppressione della Guardia Medica anche il gruppo di minoranza “LiberaMente”, politicamente vicino alle posizioni dell’assessore regionale Gentile che, attraverso il capogruppo consiliare, Giuseppe Ruscelli, ha già messo al corrente del problema il suddetto esponente dell’esecutivo regionale il quale si è detto pronto a perorare la causa di Cerchiara.

 Pino La Rocca

 

 

 

 

 

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