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Alessandria del Carretto, la “Festa della Pita” candidata a diventare patrimonio dell’Unesco

Alessandria del Carretto, la “Festa della Pita” candidata a diventare patrimonio dell’Unesco
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Una delle tradizioni popolari più affascinanti del Pollino, è candidata nella Lista Rappresentativa del patrimonio culturale intangibile dell’umanità dell’Unesco. E’ la “festa dell’abete”, patrimonio della cultura religiosa e folkloristica di Alessandria del Carretto, ad ambire a questo prestigioso riconoscimento.

Un’immagine della folkloristica “Festa della Pita” ad Alessandria

La sua candidatura, è stata proposta il 13 marzo 2011 e, a decidere la sua eventuale iscrizione, sarà il Comitato Intergovernativo degli Stati parte della Convenzione, valutando tra altre 10 proposte. L’iter procedurale è stato seguito dall’Associazione culturale ATS “Vacanzieri insieme attraverso l’Italia e…”, rappresentata da Vincenzo Arvia, dall’Amministrazione comunale di Alessandria del Carretto, dal Comitato Feste, dalla comunità locale e dal dottor Francesco Giuseppe Delia, che, in qualità di esperto semiologo e antropologo, ha curato l’intera documentazione. Determinanti sono state anche le dichiarazioni di sostegno alla candidatura dell’Assessore Regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza  e dell’Ente parco Nazionale del Pollino che tramite il Presidente, Domenico Pappaterra, il direttore, Annibale Formica e il Presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone, hanno adottato una delibera di Consiglio Direttivo a febbraio 2011.

La “festa dell’abete” (pita), affonda le sue radici nel lontano 1633, quando un boscaiolo trovò all’interno del tronco di un abete bianco, l’effige di Sant’Alessandro Papa e Martire, morto decapitato. Da quel giorno, nel mese di aprile, i cittadini di Alessandria del Carretto rivivono con forte entusiasmo questa tradizione, in onore del loro Santo Patrono.

«Se la candidatura della Festa dell’Abete, supererà il riconoscimento del Comitato Intergovernativo Unesco, sarà un grande evento per l’intera comunità di Alessandria del Carretto, con una ricaduta sociale, economica e culturale e verrà portato alla luce in tutto il Mondo» – questo il commento di  Arvia.

 Alessia D’Angelo

 

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