Cerchiara, Grotta delle Ninfe. “Liberamente” critica metodi selezione personale
Terminata in tutta fretta la luna di miele che aveva contraddistinto l’inizio della consiliatura, il gruppo consiliare “Liberamente” torna a polemizzare sui criteri adottati dalla Maggioranza al Comune di Cerchiara guidata dal sindaco Antonio Carlomagno per la selezione dei giovani che quest’anno hanno prestato servizio stagionale presso il complesso termale “Grotta delle Ninfe”. La risposta del sindaco alle reiterate sollecitazioni di Liberamente, e cioè che “nella selezione si prescinde da selezioni e criteri di selezione”, secondo il gruppo di Opposizione non premierebbe la meritocrazia e sarebbe quindi iniqua e discriminante, soprattutto per i giovani diplomati e laureati.
«Secondo quanto argomentato con un allegato giurisprudenziale e tecnico degno di un maxi processo, – scrive infatti il capogruppo di Liberamente Giuseppe Ruscelli – l’amministrazione comunale ha scelto quale modalità di assunzione e corresponsione del personale i “voucher” messi a disposizione dall’INPS che, secondo il sindaco, “in quanto tali, nascono come strumento assistenziale e non come forma di reclutamento e selezione”. Non viene spiegato in nessun modo però – replica Ruscelli – chi sia l’organismo preposto a individuare le persone da assistere e con quale entità di risorse esse debbano essere assistite. Per la verità, – commenta l’esponete di Liberamente – si capisce in modo chiaro che a scegliere le persone sia stata l’amministrazione comunale. Una prassi, del resto, che fa leva sullo stato di bisogno diffuso della cittadinanza ma che mortifica però le intelligenze e la dignità del lavoro. Si tratta infatti – secondo Ruscelli – di una vera e propria scelta politica, che mira solo ed esclusivamente al consenso elettorale e in altri tempi questa procedura verrebbe definita con un nome ben preciso.
Ad essere mortificati, infatti, sempre secondo il gruppo di opposizione, sono soprattutto i talenti di Cerchiara che con questo tipo di gestione non vengono messi nelle condizioni di poter dare il proprio contributo elaborando, per esempio, una tipologia diversa di gestione del complesso, tra cui i tanti laureati che per veder riconosciuto un proprio diritto sono costretti ad elemosinare sui gradini del palazzo municipale. Ci appelliamo pertanto – conclude il dottor Giuseppe Ruscelli – alle organizzazioni sindacali e agli organismi competenti allo scopo di porre fine a questo ignobile meccanismo messo in piedi dall’amministrazione comunale, ripristinando i principi della meritocrazia e della solidarietà che dovrebbero essere propri di un amministrazione pubblica. Nessuno, dunque, osi barattare un diritto costituzionalmente riconosciuto, con una concessione fatta dal potere pro-tempore».
Pino La Rocca