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Trebisacce rinnova la devozione a San Leonardo. Fiera e processione, senza sfarzo

Trebisacce rinnova la devozione a San Leonardo. Fiera e processione, senza sfarzo
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La fiera di San Leonardo

La fiera di San Leonardo

Agevolata dalle magnifiche condizioni climatiche di un autunno che non accenna ad arrivare, Trebisacce ha festeggiato ieri, 6 novembre, il santo patrono San Leonardo Abate di Noblac, rinnovando la propria devozione a un Santo umile ma colto, fattosi frate e ritiratosi in un eremo per vivere in preghiera e riproponendo ancora oggi, a dispetto dell’incedere inarrestabile della civiltà dei consumi, le antiche tradizioni popolari fatte di riti religiosi e civili semplici ma molto sentiti. Per la verità quest’anno, per via della perdurante crisi economica del comune, ma non solo per questo, sono mancati i festeggiamenti che l’anno scorso hanno caratterizzato la vigilia della festa.

Ma non sono venuti meno i riti religiosi e le antiche tradizioni popolari legati al santo Patrono. Nella mattinata di ieri si è infatti ripetuta la tradizionale “Fiera di San Leonardo” ricca di prodotti tipici stagionali, di cui i trebisaccesi ma anche i forestieri dei paesi vicini fanno la scorta per l’inverno, come le castagne, i fichi secchi, le noci, i legumi…

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Nel pomeriggio invece la comunità parrocchiale San Nicola di Mira ha organizzato la tradizionale processione con la statua del Santo che, partendo dalla Chiesa Madre, si è snodata attraverso gli angusti e caratteristici vicoli del centro storico. Assente quest’anno, probabilmente per gli stessi motivi suesposti, la banda musicale “Città di Trebisacce”. Ma la gente comune, soprattutto quella che abita nel centro storico, non è alla ricerca di una festa imponente e dispendiosa ma di un rito essenziale intriso di fede autentica, tramandata attraverso i secoli da un popolo semplice e laborioso, fatto per lo più da contadini e pescatori, rispettosi e fieri delle proprie radici e delle proprie tradizioni popolari.

Pino La Rocca

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