Roseto, Postamat fuori uso da mesi. Inutili le proteste di Comune e cittadini
Continuano, nonostante le sollecitazioni e le iniziative istituzionali messe in campo dagli amministratori locali, le inadempienze ed i disservizi alle Poste che finiscono per provocare danni ai cittadini ed a chi lavora. Dopo aver chiuso, nonostante le resistenze poste in essere dall’esecutivo comunale, l’Ufficio postale del centro storico che già funzionava a giorni alterni, impegnandosi a potenziare l’ufficio della Marina, dotandolo di più personale e di più mezzi, oggi Poste Italiane non riescono a garantire neanche l’ordinaria amministrazione, tanto che lo sportello di Postamat della Marina, utile per prelevare denaro contante senza fare la fila agli sportelli, è fuori uso da alcuni mesi e a nulla sono valse le reiterate sollecitazioni degli utenti e dell’amministrazione comunale per farlo riattivare. Per non parlare delle code che si formano presso l’unico ufficio postale durante l’estate allorquando i residenti di Roseto si moltiplicano fino a oltre 20mila presenze.
A sollevare il problema a nome dell’amministrazione comunale è l’assessore alle Attività Produttive Giuseppe Nigro il quale, interpretando le lagnanze dei cittadini, in particolare della popolazione anziana del centro storico, intende protestare energicamente ed ufficialmente contro l’indolenza di Poste Italiane che, impegnata ormai su tanti altri fronti per fare utili, si dimostra sorda verso tutte le istanze proposte dagli amministratori e le proteste della cittadinanza. «La verità – esordisce così l’assessore Nigro – è che in questi anni Poste Italiane ha pensato solo a fare utili concentrandosi su tutto, tranne che a garantire il servizio pubblico a cui è istituzionalmente deputata. Già dal luglio 2009 – aggiunge Nigro con carte alla mano – con atto deliberativo di Giunta l’amministrazione comunale di Roseto ha espresso vibrata protesta contro la rimodulazione temporanea dei giorni di apertura dell’Ufficio postale ubicato nel centro storico.
Per tutta risposta, nonostante il susseguirsi di atti amministrativi emanati dalla Giunta e dal consiglio comunale, nel dicembre 2012 l’Ufficio postale ubicato nel centro storico di Roseto cessava la sua attività, creando gravi difficoltà ai cittadini del borgo antico, in massima parte anziani, costretti a spostarsi alla Marina di Roseto per riscuotere la pensione e per pagare una semplice bolletta. Come contropartita – aggiunge l’assessore – Poste Italiane prometteva un potenziamento dell’unico Ufficio postale sito nella Marina con dotazione di più personale e con un ufficio idoneo ed a norma, dotato di tutti i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza e attrezzato di sportello Postamat. Oggi – conclude ironizzando sulla ventilata privatizzazione di Poste Italiane – siamo qui a denunciare lo stato di totale inerzia di Poste Italiane che non garantiscono neanche l’ordinaria amministrazione e le regole basilari per un servizio pubblico soddisfacente, violentando le regole del vivere civile e ledendo i diritti minimi dei cittadini-utenti del servizio».
Pino La Rocca