Rossano, affondo di Terra e Popolo contro il Comune. «Ridotte le penali nel bando rifiuti»
«Le penali per ogni punto di raccolta differenziata mancata sono passate da 8 mila euro ad 800 euro». L’accusa, lanciata dal comitato Terra e Popolo all’amministrazione comunale rossanese, riguarda il bando per la raccolta rifiuti e le penali previste in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.
«Le percentuali della differenziata – si legge nella nota di Terra e Popolo – fissate dal nuovo bando (65%) non sono state una scelta del comune, ma sono imposte dalla normativa europea. Il più importante strumento nelle mani dell’amministrazione comunale in tema di raccolta dei rifiuti, è la quantità di denaro che l’azienda responsabile non riceverebbe per ogni punto percentuale di raccolta differenziata “mancata” rispetto agli obiettivi imposti. A seguito di una lunga contesa ancora in corso con il Comune per ottenere gli atti della gara, abbiamo appreso che alcune aziende avevano sottolineato che le penali del primo bando, quello puntualmente ritirato, erano troppo alte, oltre a prevedere che non avrebbero mai raggiunto il 50% di raccolta differenziata».
«Ora – continuano gli esponenti del comitato – siamo riusciti ad ottenere gli allegati del bando di gara e, seppure ci aspettavamo un ribasso, non volevamo credere ai nostri occhi. Le penali per ogni punto di raccolta differenziata mancata sono passate da 8 mila euro ad 800 euro. In sintesi: la percentuale prevista di raccolta differenziata per il prossimo anno è del 65%. Se l’azienda raggiungesse “solo” il 30%, con le penali previste dal primo bando avrebbe dovuto pagare 280 mila euro. Invece, grazie al bando vergognosamente rimodulato, ne pagherà soltanto 28 mila».
Terra e Popolo, dopo aver esposto la problematica, attacca duramente l’amministrazione comunale rossanese. «Il comune aveva emesso a luglio 2013 un bando per la raccolta rifiuti che prevedeva il porta a porta obbligatorio su tutto il territorio, il verde pubblico, la pulizia dei torrenti, penali per la differenziata pari a ottomila euro per punto mancato e sarebbe costato a noi cittadini 16,8 milioni. Evidentemente a qualcuno non andava bene, così l’amministrazione comunale lo ha ritirato e ne ha emanato uno nuovo che non impone il porta a porta, non prevede il verde pubblico che sarà assegnato con altro bando, non prevede la pulizia dei torrenti che sarà pagata a parte, prevede penali ridicole che incentivano l’azienda a non fare la differenziata e ci costerà 18,2 milioni di euro, cioè quasi un milione e mezzo di euro in più. L’ennesimo capolavoro di incapacità della giunta Antoniotti».
«Noi – si chiude la nota di Terra e Popolo – e crediamo l’intero territorio, vogliamo il porta a porta, il riciclo ed il riutilizzo, cioè un ciclo dei rifiuti che, come dimostrato da migliaia di esperienze in tutta Italia, crea posti di lavoro in più, abbatte le tasse, tutela l’ambiente e rende la città più bella e vivibile. Servono amministratori con il coraggio di toccare i sacri interessi che si celano dietro i rifiuti nostrani, per questo continuiamo a lavorare per il rinnovamento radicale di una classe dirigente mediocre, disastrosa, ridicola».
Pasqualino Bruno