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Rotaract, gemellaggio tra le associazioni della Sibaritide e di Acri

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Il patto di gemellaggio tra i presidenti Rotaract, Gerardo Nicoletti (a sinistra), Chiara Spinosa (al centro) e Francesco Scarcella (a destra)

Il patto di gemellaggio tra i presidenti Rotaract: Gerardo Nicoletti (a sinistra), Chiara Spinosa (al centro) e Francesco Scarcella (a destra)

Superare i confini territoriali per stringere un gemellaggio produttivo. Questo è il senso che ha portato Francesco Scarcella (presidente dei Rotaract Club di Corigliano, Rossano e Sybaris), Chiara Spinosa (Presidente del Rotaract Trebisacce Alto Jonio Cosentino) e Gerardo Nicoletti (alla guida del Rotaract di Acri) a stipulare un accordo di collaborazione, in nome dell’associazione che rappresentano.

«Molte volte – si legge in una nota diramata dai tre presidenti – non si  comprende pienamente il significato estrinseco e intrinseco di essere un rotaractiano. Con il passare dei mesi ci si rende magicamente conto che in tutto il mondo  ci sono milioni di persone accomunate dai medesimi valori, identificate attraverso i medesimi simboli e le medesime ritualità che si ripetono da diversi decenni in ogni angolo del mondo. Milioni di persone, dunque, spinte dall’idea di contribuire con i diversi ed a volte comuni progetti a servire la propria comunità e la comunità internazionale. Partendo da questi presupposti solidi e bellissimi – prosegue la nota – è venuta l’idea di superare i confini territoriali dei nostri rispettivi comuni, per stringere un gemellaggio programmatico, ideale, produttivo per le rispettive comunità e che vada anche oltre le medesime come è la natura della nostra associazione».

I presidenti dei Rotaract coinvolti hanno inoltre spiegato che «Il nostro intento è quello di gettare le basi affinché questo gemellaggio possa perdurare nel tempo, con la possibilità di intensificare le relazioni personali tra i nostri soci, di collaborare a progetti sia di carattere territoriale che di carattere internazionale. Per questo anno sociale che è appena iniziato abbiamo pensato di creare, oltre ai loghi individuali di ogni singolo club, anche un logo comune che testimoni visivamente e concretamente questa nostra intenzione richiamando in esso le specificità e le eccellenze presenti nei rispettivi territori di pertinenza. Consapevoli della responsabilità e dell’impegno che ci attenderà per il nostro anno sociale, il nostro augurio è che queste possano essere le basi per creare un gemellaggio solido,duraturo e soprattutto produttivo per le nostre comunità e per tutto il nostro mondo rotaractiano».

Pasqualino Bruno

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