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Alto Jonio, il problema furti approda in Parlamento

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parlamento-italianoLa problematica dei furti nell’Alto Jonio approda in Parlamento. A presentare lo scorso 25 settembre l’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno è stato l’Onorevole Edmondo Cirielli, esponente politico di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. «Premesso che – si legge nell’interrogazione parlamentare – numerosi sono gli episodi di criminalità registrati nell’entroterra calabrese, con un’escalation costante negli ultimi mesi, come riportato dai quotidiani locali; in particolare, si susseguono ormai con sconcertante regolarità episodi criminosi, a Rocca, ad Oriolo, ma anche in altri piccoli paesi dell’Alto Jonio cosentino e che, molto spesso, vedono coinvolti immigrati clandestini; preoccupazione e inquietudine per un crescente stato di insicurezza è quanto denunciato dal consigliere comunale di Canna, Antonio Turchitto (Turchitto in realtà è l’ex capogruppo consiliare di minoranza di Canna ndr), in un accorato appello al Ministro dell’interno, che sembra essere caduto nel vuoto; secondo la denuncia del dottor Turchitto».

L’Onorevole Cirielli, inoltre, nella sua interrogazione ha evidenziato che «un’altra problematica sollevata in tema di sicurezza nell’entroterra cosentino riguarda poi la mancata entrata in funzione delle videocamere di sorveglianza a Canna, come a Rocca e in altri sei paesi dell’Alto Jonio cosentino, nonostante l’impianto satellitare sia fornito di tutte le autorizzazioni necessarie;  preoccupante è pertanto la situazione in cui versano le città dell’entroterra ionico, prive di sufficienti controlli e di un adeguato livello di sicurezza; gli effetti dello spreco di denaro pubblico, unitamente alla carenza di personale di polizia, vittima dei durissimi tagli, del blocco stipendiale e del blocco del turn-over che costringe il comparto sicurezza a un organico molto al di sotto delle reali necessità, si registrano purtroppo nei recenti fatti di cronaca che hanno interessato il territorio».

L’Onorevole Cirielli si rivolge poi direttamente al Ministro Alfano, chiedendo se «sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti provvedimenti di competenza ritenga opportuno adottare per consentire il corretto funzionamento dei sistemi di sorveglianza nelle città dell’entroterra jonico, a tutela dei cittadini, nonché se non ritenga opportuno e ormai improcrastinabile investire sull’ordine pubblico, al fine di evitare che i durissimi tagli, il blocco stipendiale e il blocco del turn-over portino al collasso del sistema».

Pasqualino Bruno

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