Slow food, prodotti e sapori della Calabria protagonisti al Salone del gusto di Torino
La Calabria protagonista della decima edizione “Salone del gusto e terra madre” di Torino. L’evento, che ha aperto i battenti il 23 ottobre presso lo spazio “Lingotto fiere”, vede lo slow food calabrese tra i principali interpreti con uno stand di 220 metri quadri, allestito in collaborazione con la regione Calabria, con l’assessorato all’agricoltura e all’Unioncamere. “Profondo food”, questo il nome dello spazio espositivo calabrese, punta in particolare sui borghi e sull’agricoltura familiare (tema principale di questa edizione della manifestazione ndr), prerogative che permettono alla nostra Regione di presentare dei prodotti “identitari” e caratterizzati da una elevata qualità. Ma non solo. La Calabria che si presenta al Salone del gusto, mostra anche il volto di giovani chef che coniugano quotidianamente la ricchezza della produzione regionale con la sapienza dei vecchi maestri, con l’ambizione di sfoggiare dei prodotti che “profumano” di storia e passione.
“Profondo Food” a Torino è diventato in soli due giorni spazio di incontro, confronto, dibattito e socialità, ma anche cultura, che insieme all’agroalimentare sono «le due luci nell’economia calabrese» ha affermato l’assessore alla Cultura della regione Calabria, Mario Caligiuri.
«C’è intelligenza ed energia – gli fa eco Nicola Fiorita, presidente di Slow food Calabria – ma anche molta voglia di fare bene tra i produttori calabresi presenti nella spedizione del Salone del gusto, che raccontano tutto il buono di una terra che partendo da tradizioni antiche, ha dato vita a nuove energie produttive, con giovani produttori che ereditano storie remote e nuove di gente vogliosa di ripartire dalla terra per raccontare il volto nuovo di una Regione che, insieme a tutto il sud, vuole essere protagonista nel presente».
Anche il direttore generale dell’assessorato all’agricoltura, Giuseppe Zimbalatti, ha salutato, nella mattinata di venerdì 24 ottobre, la spedizione calabrese a Torino, spiegando che «i dati sull’agricoltura sempre in crescita in questo tempo di crisi, non possono che rendere soddisfatti gli attori istituzionali della Regione, che vogliono continuare a sostenere questo fermento produttivo con le azioni a sostegno della nuova programmazione che guardano alla competitività, allo sviluppo omogeneo dei territori e soprattutto all’ecosostenibilità, in linea con il buono, pulito e giusto di Slow Food. Oltre mille nuovi insediamenti agricoli – ha proseguito Zimbalatti – nella programmazione 2007 – 2013 e un trend in evoluzione per i prossimi anni, sono il segnale che l’agroalimentare è una scelta consapevole di coloro che decidono di ripartire dalla terra. Sono gli indicatori economici a dirci che il settore è in fermento – ha concluso il il direttore generale dell’assessorato all’agricoltura della regione Calabria – e sul solco della tradizione i nostri giovani non posso che migliorare la qualità delle nostre eccellenze».
Pasqualino Bruno