Rossano, ancora un morto sulla SS106. “Basta vittime” chiede l’intervento di sindaci e Chiesa
Ennesima vittima sulla “strada della morte”. Mario De Gennaro, coriglianese di 62 anni, il due dicembre è morto in un incidente stradale sulla statale 106 ionica, a Rossano. La macchina dell’uomo, una Chevrolet Matiz, si è scontrata con una Fiat Panda, guidata da una trentaduenne. Per la donna, per fortuna, solo qualche lieve ferita al ginocchia, ma De Gennaro, invece, è morto poco dopo il ricovero in ospedale. Il numero delle vittime sulla SS 106 resta quindi in costante aggiornamento, De Gennaro è infatti la dodicesima persona a perdere la vita su questa maledetta strada, la quarta nel solo tratto della cosiddetta “area urbana” Rossano-Corigliano, che, al momento, sembra più unita dalle problematiche comuni che dai progetti condivisi.
Nel frattempo, a mantenere alta l’attenzione su questa ennesima vittima della strada, è l’associazione “Basta vittime sulla Ss106”. Il gruppo, in particolare, cerca di esortare per l’ennesima volta un intervento forte da parte delle istituzioni. « Chiediamo al sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti – si legge in una nota diramata dall’associazione – di sollecitare i sindaci del comprensorio, affinché approvino la delibera sulla S.S.106 e si vada prima delle feste natalizie ad un nuovo incontro per rilanciare il tema dell’ammodernamento e della messa in sicurezza subito della S.S.106. Occorre rilanciare subito l’impegno del nostro territorio per chiedere alla Regione Calabria, al Governo ed all’Europa i fondi per ammodernare il Megalotto 8 e il Megalotto 9. All’mministrazione di Corigliano Calabro – prosegue la nota – chiediamo di invertire l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale: è vergognoso che non solo non abbiano ancora approvato la delibera, ma che abbiano inserito la sua approvazione all’ultimo punto dell’ordine del giorno della prossima seduta di consiglio».
Ma l’associazione “Basta vittime sulla Ss106” chiede anche un impegno importante della Chiesa. «Auspichiamo che al prossimo incontro possa partecipare anche Monsgnor Giuseppe Satriano, poiché riteniamo che anche il mondo della Chiesa non può più tacere davanti ad una mattanza che attenta da sempre al valore della vita. La nostra Associazione da Monsignor Satriano si aspetta parole chiare che rompano il silenzio inquirente in cui è caduta la Chiesa calabrese sulla strada della morte».
Pasqualino Bruno