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Area urbana, Rossano approva la delibera e dice sì alla fusione con Corigliano

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Il consiglio comunale di Rossano ha dato l'ok al procedimento di fusione con Corigliano

Il consiglio comunale di Rossano ha dato l’ok al procedimento di fusione con Corigliano

«Questa fusione s’ha da fare». Rossano e Corigliano sembrano essere finalmente più vicine. Il consiglio comunale di Rossano, all’unanimità, ha approvato infatti, nella serata di venerdì 16 gennaio, la delibera con la quale si da impulso al procedimento di fusione dei comuni di Rossano e Corigliano Calabro, con la previsione dell’istituzione dei municipi e di adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi nell’ambito dei territori coincidenti con le preesistenti istituzioni comunali. La delibera, immediatamente esecutiva, verrà ora trasmessa al comune di Corigliano calabro e, unitamente a quella dell’altro comune deliberante, alla Regione Calabria. Presenti in sala durante il consiglio comunale, oltre al primo cittadino di Rossano, Giuseppe Antoniotti, alla Giunta e ai consiglieri, anche, tra gli altri,  il consigliere regionale, componente dell’Ufficio di Presidenza, Giuseppe Graziano, il già sindaco di Rossano nonché consigliere regionale, Giuseppe Caputo, e i rappresentanti del comitato delle “Cento associazioni” che da anni rappresentano la spinta sociale a questo processo di fusione.

«La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano – ha esordito il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, durante il suo discorso – è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare le strategie politiche di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni».  CONSIGLIO FUSIONE 2

Antoniotti, ha poi rimarcato il fatto che «un unico comune di 80mila abitanti potrà far valere, senza più scusanti, tutte le prerogative per scalzarsi di dosso il giogo opprimente di quelle “sovranità” sovra territoriali che per anni hanno tenuto a freno la nostra crescita. Oggi diamo un indirizzo politico che si spera possa essere il più positivo possibile, ma anche da sprone ai cittadini rossanesi e coriglianesi che nel prossimo futuro saranno chiamati, attraverso il referendum, a scegliere il destino di questi due municipi.   Nei mesi futuri – ha proseguito il primo cittadino di Rossano – gli amministratori si troveranno di fronte a scelte di importanza fondamentale: dovranno impostare ora lo sviluppo e il benessere dei prossimi decenni, riorganizzando un territorio che, unito, potrà sviluppare ulteriori punti di forza. E penso all’edificazione e all’entrata in esercizio del nuovo ospedale della Sibaritide quale Polo Sanitario di eccellenza del territorio; l’avvio e la conclusione dei lavori del nuovo Depuratore. Potremmo avere – ha aggiunto ancora Antoniotti – più potere contrattuale per chiedere e ottenere garanzie e tempi certi per la riapertura del Tribunale della Sibaritide (Rossano ndr) e il mantenimento di tanti uffici ad oggi destinati alla soppressione, per pretendere interventi strutturali definitivi per l’ammodernamento della Strada Statale 106 – Megalotti Otto e Nove e sul potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, chiedendo una connotazione turistico-commerciale del Porto della Sibaritide (Corigliano ndr)».

Pasqualino Bruno

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