Soppressione navette Sibaritide – Aeroporto Crotone. Da Rossano attacchi alla Regione
Un passo avanti e almeno un paio indietro. Funziona così in molte circostanze, purtroppo, in Calabria, dove non si fa nemmeno in tempo a esultare per il potenziamento dei voli da e verso l’aeroporto di Crotone, che nell’arco di pochi mesi sparisce, dalla sera alla mattina o quasi, il “servizio navetta” che collega la Sibaritide allo scalo del capoluogo pitagorico. Una scelta che, come al solito, penalizza i cittadini e gli utenti del basso jonio cosentino, che vedono nell’aeroporto di Crotone un’alternativa alle snervanti ore di viaggio in treno o in pullman.
Nel frattempo, il presidente del Consiglio comunale di Rossano, Vincenzo Scarcello, ha denunciato l’accaduto, facendo appello alla responsabilità politico-amministrativa del Governatore della Calabria, Mario Oliverio.
«Purtroppo – ha dichiarato Scarcello – in questo territorio siamo ormai abituati a subire il continuo depauperamento dei servizi e la consequenziale soppressione dei diritti fondamentali dei cittadini. L’aeroporto di Crotone è uno strumento indispensabile per lo sviluppo turistico del territorio dell’area urbana Corigliano-Rossano, per la costa ionica e la Sila Greca. Ma smobilitando, senza un concreto motivo, i collegamenti su gomma, pur minimi e insufficienti, non solo si è posta una seria ipoteca sulle possibilità di valorizzare e incrementare il traffico dell’aerostazione Sant’Anna, quanto ci restituisce un quadro nitido della mediocrità della classe dirigente regionale, incapace di programmare e valorizzare con lungimiranza i punti di forza della Calabria».
Scarcello ha inoltre evidenziato che «sfortunatamente i comuni non hanno competenza e purtroppo nemmeno i fondi per approntare efficaci e consone politiche di trasporto, demandate per legge alla gestione della Regione. Anzi, sono proprio gli enti locali a dover subire le non scelte della politica, che, per esempio, in ambito di mobilità su gomma, continua a non garantire gli effettivi chilometraggi ai territori. Ed il caso della Sibaritide è quello più eclatante. Questo perché – ha concluso Scarcello – sono anni che vengono utilizzati criteri di valutazioni vecchi di decenni e assegnati i servizi attraverso continue proroghe, senza procedere ad una gara».
Pasqualino Bruno