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Oriolo ostaggio del dissesto idrogeologico. Azienda agricola senza Gpl per dieci giorni

Oriolo ostaggio del dissesto idrogeologico. Azienda agricola senza Gpl per dieci giorni
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La situazione più critica lungo la Provinciale 156 per "Santa Marina"

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Oriolo sembra essere un paese ostaggio delle frane e del dissesto idrogeologico. Ma anche ostaggio di una burocrazia grottesca che impedisce agli amministratori locali di mettere mano al portafogli del Comune che è già passato a riscuotere. Infatti sarebbero disponibili 800.000 euro da investire nella viabilità comunale, ma a causa del “patto di stabilità” per adesso questi soldi non si toccano. Ma ad Oriolo la situazione strade è tutt’altro che stabile. Nel fine settimana abbiamo raccontato della frana che ha bloccato per più di un giorno la Ss 481 tra Oriolo e Cersosimo, dove in località “Timpa del Corice” una valanga di terra e fango ha invaso la carreggiata. Dopo il lavoro dell’Anas e degli operai comunali la strada è stata riaperta al transito. Dalla parte opposta, la così detta “strada dei Cappuccini” che collega Oriolo al comune di Nocara è chiusa al traffico ormai da tempo. Per non parlare ancora della Provinciale 156 che collega sempre Oriolo a San Giorgio Lucano e quindi alla Sinnica e, perché no, all’autostrada Salerno-Reggio.

Lungo questa strada, che attraversa la contrada “Santa Marina”, abitano diverse famiglie e sono presenti agriturismi e aziende agricole. La strada versa in condizioni critiche che diventano drammatiche in alcuni punti (nella foto la situazione ad oggi). Sin ad ora non sono bastate le numerose segnalazioni dei residente, avallate anche dagli interessamenti degli amministratori comunali: l’ente Provincia sembra dormire sonni tranquilli, limitandosi a qualche intervento provvisorio, in perfetto stile “polvere sotto il tappeto”. Nel frattempo i proprietari degli agriturismi lamentano un crollo verticale negli affari con l’ultima stagione estiva in perdita e con la primavera alle porte che potrebbe presentare le stesse criticità. Le aziende agricole lamentano disagi nell’approvigionarsi, con i fornitori che si rifiutano di attraversare la strada.

Ultimamente un’azienda agricola di Santa Marina è rimasta senza Gpl (utilizzato per cucina e riscaldamenti) per una decina di giorni registrando danni economici nella gestione dell’attività. Infatti il camion cisterna che trasporta Gpl proveniente da Cosenza una volta attraversato il paese di Oriolo e giunto all’imbocco della Provinciale 156 si è trovato di fronte l’incredibile scenario di una strada abbandonata a sé stessa. L’autista a questo punto, dopo aver avvisato i propri clienti, si è rifiutato di proseguire. Anche perché al km zero c’è una ordinanza della Provincia di Cosenza che vieta il passaggio ai mezzi pesanti. In pratica per poter rifornire di Gpl l’azienda, in inverno, la ditta avrebbe dovuto farsi carico di un’operazione rischiosa e per lo più illegale. Nel frattempo gli abitanti di queste contrade sono costretti a sopportare enormi disagi da anni, nel silenzio più assordante delle istituzioni preposte.

Vincenzo La Camera

 

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