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A3, crollo viadotto. «Riaprire tratto Laino-Mormanno prima dell’estate»

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L’avvio degli interventi è previsto per l’8 maggio

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Riaprire al traffico il tratto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno (dal km 153,500 e 164,500), chiuso a seguito del tragico incidente mortale sul lavoro verificatosi lo scorso 2 marzo, possibilmente prima della stagione estiva. Ieri (28 aprile), dopo l’avvio delle operazioni peritali sul viadotto Italia (nella foto), l’Anas e i consulenti della Procura hanno discusso, presso l’Ufficio di Alta Sorveglianza, la bozza del progetto di rimozione delle macerie.

L’invio formale del progetto di demolizione alla Procura è previsto entro la prossima settimana in modo da poter pervenire già l’8 maggio all’avvio delle operazioni di cantiere, compresa la riparazione della pila danneggiata e le attività connesse al ripristino della sicurezza strutturale. Nel frattempo, in occasione dei ponti di primavera i presidi del personale dell’Anas sono stati potenziati, per garantire ogni tipo di assistenza agli utenti e per limitare al massimo i disagi alla circolazione.

I percorsi alternativi sono disponibili sul sito aziendale (www.stradeanas.it), sul giornale telematico (www.lestradedellinformazione.it) e vengono diffusi attraverso i bollettini televisivi e radiofonici di Anas tv (www.stradeanas.tv). I tempi di transito possono variare in caso di rallentamenti causati da condizioni meteo avverse, dalla presenza di mezzi pesanti e dalle condizioni oggettive del traffico locale all’interno dei centri abitati attraversati.

Questa mattina il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha effettuato un sopralluogo sul viadotto Italia, insieme ai tecnici della Regione e ai responsabili dell’Anas.«Rispettiamo il corso della giustizia – ha dichiarato il governatore – ma al tempo stesso ribadiamo l’esigenza che si possa, nel rispetto delle verifiche tecniche che devono essere fatte nel più breve tempo possibile, sbloccare la mobilità che vede oggi in una condizione di sofferenza la nostra regione in rapporto con il Paese e la Sicilia. Sono qui non solo per sollecitare l’accelerazione dei tempi ma anche per dire che la Regione non abbasserà l’attenzione».

Federica Grisolia

 

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