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Crosia. Poliambulatorio al collasso, ordine pubblico a rischio

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Il sindaco Russo chiede il ripristino dei servizi essenziali offerti dalla struttura sanitaria

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Il Poliambulatorio specialistico Asp di Crosia è prossimo al collasso. A segnalarlo è il sindaco della città del basso jonio, Antonio Russo, che, nella giornata di venerdì 3 luglio, ha inoltrato una missiva al Governatore regionale Mario Oliverio, al Commissario straordinario per il rientro dal deficit sanitario, Massimo Scura, al Commissario straordinario dell’ASP di Cosenza Gianfranco Filippelli e al Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, per chiedere il ripristino dei servizi essenziali offerti dalla struttura sanitaria. Russo, per inciso, ad aprile del 2015 aveva già inviato una lettera al dottor Filippelli, senza tuttavia ricevere risposte in merito alle sue richieste.

«Nella prima segnalazione – si legge nella lettera – espressi già la grave situazione di disagio del Poliambulatorio della cittadina di Crosia, che conta circa diecimila residenti ma sul quale si riversa un bacino di circa ventimila utenti, interessato da una forte riduzione di servizi e personale medico, chiedendone il ripristino e il potenziamento. Da allora, purtroppo, è accaduto l’esatto contrario. Non solo non c’è stato alcun potenziamento, bensì si è avuto un ulteriore grave depauperamento. Oltre ai servizi già precedentemente sospesi, in particolare diabetologia ed endocrinologia, oggi, infatti, risulta interrotto anche ortopedia che, alla data della mia prima lettera era stato ridotto da 2 a 1 unità».

«Temo – ha scritto Russo in conclusione – che si possano verificare situazioni, già delineate, di protesta e grave disordine pubblico. Come primo cittadino di Crosia, non posso non essere portavoce, insieme ai colleghi sindaci dei comuni della Valle del Trionto, afferenti al bacino di utenza della suddetta struttura, dei diritti delle nostre comunità. Chiedo, pertanto, che si provveda, con urgenza, al ripristino di tutti i servizi, garantendo le prestazioni previste nel passato».

Pasqualino Bruno

 

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