Morano. “Abbiamo ingoiato troppi bocconi amari”, petizione contro avvelenamento di cani e gatti

“Una macabra moda”. Ha definito così, Serena Vuoto, una ragazza di Morano Calabro promotrice della petizione lanciata sul web “Abbiamo ingoiato troppi bocconi amari”, ciò che sta accadendo nel suo paese, un piccolo borgo del Pollino. «Sono mesi, ma in realtà – come la stessa Serena ci racconta – è un problema sempre esistito e allo stesso modo ignorato, che cani e gatti, randagi e non, vengono avvelenati e trovati morti per strada, davanti le abitazioni o nelle piazze dove sono soliti giocare anche i bambini». E proprio da qui è partita la petizione lanciata su Internet. Pochi giorni fa, Serena trova davanti casa di sua zia, un gattino senza vita, morto a causa di avvelenamento, come accertato dal veterinario, il quale ha segnalato, inoltre, numerose chiamate per lo stesso motivo. Spinta dall’amore verso gli animali, ma soprattutto dalla convinzione «che nessuno abbia il diritto di ucciderli», decide così di mobilitarsi e uscire dal covo dell’indifferenza. «Tanti pensano che questo sia un gesto esagerato – dice Serena – ma per me non lo è. Oggi depositerò una denuncia “contro ignoti” presso la caserma dei carabinieri di Morano Calabro».
La pratica più utilizzata per avvelenare gli amici a quattro zampe è quella di lasciare per strada dei “confetti” solitamente usati contro i topi che, una volta ingeriti, provocano, in questo caso a cani e gatti, emorragia interna e morte. “Caramelle” che potrebbero risultare pericolose anche per i bambini che giocano per le strade del paese, poiché tossiche.
Per firmare la petizione basta cliccare sul seguente link: http://www.change.org/it/petizioni/abitanti-di-morano-calabro-abbiamo-ingoiato-troppi-bocconi-amari.
Federica Grisolia