Castrovillari. “Noi, tu e loro”, un triangolo politico senza fine
Sono trascorsi quasi cinque mesi da quando il Comune di Castrovillari si è ritrovato senza un sindaco, senza un’amministrazione, ma commissariato, come non succedeva da vent’anni. Da quando precisamente, il 26 maggio scorso, nove consiglieri della minoranza hanno protocollato le loro dimissioni all’ufficio del Comune, dopo averle presentate, il giorno prima, davanti ad un notaio, a Trebisacce. Ora è il commissario prefettizio Massimo Mariani a guidare provvisoriamente la città, ma i protagonisti della vita politica non cambiano, e non cambia neanche la condizione per i cittadini che, come al solito, si trovano nel mezzo di discussioni, critiche, querelle e dimissioni. C’è l’ex sindaco, Domenico Lo Polito, che pochi giorni fa ha scritto una lettera a Pezzi e Scarpelli per sollecitare la riapertura del reparto di Ortopedia dell’ospedale “Ferrari” di Castrovillari e che nei mesi scorsi, anche dopo la fine forzata del suo mandato, ha continuato a difendere pubblicamente il suo operato e a rendere note le opere avviate dalla sua amministrazione, quelle realizzate e quelle ancora in fase di realizzazione. Un ex sindaco, dunque, che continua a preoccuparsi delle sorti della sua città.
Ma dall’altra parte ci sono i nove consiglieri, quelli che ne hanno decretato la fine politica, e che anche loro agiscono per il bene della città. Come al solito, nel mezzo ci sono i cittadini. Ed ecco che i rappresentanti delle Liste Civiche (Giuseppe Santagada, Onofrio Massarotti, Ferdinando Laghi, nella foto), attaccano, ancora una volta, l’ex primo cittadino accusandolo di volersi «ritagliare il ruolo di primadonna all’interno del panorama politico cittadino, e di voler deviare l’attenzione della città dalla sua totale incapacità amministrativa dimostrata».
«Tutti ricordano – si legge in una nota stampa delle Civiche – quanta fatica e quanti “mal di pancia” hanno causato, all’interno della sua compagine, il faticoso parto di una Giunta incompleta già nel momento stesso del suo insediamento; tutti ricordano il tira e molla per la nomina del presidente di una delle società partecipate, così come il continuo mutare della “maggioranza” che gli ha permesso di galleggiare e annaspare con il solo proprio voto a puntellare una maggioranza rapidamente decotta. Quanti problemi non sono stati affrontati da Lo Polito, distratto da campagne elettorali regionali per improbabili scalate al partito!». Un sindaco «comunista ma dai modi stalinisti: quanti imprenditori, operatori commerciali, cittadini sono stati ripetutamente umiliati dall’arroganza del sindaco». D’altronde, che Lo Polito si fosse comportato da tiranno è stato ribadito più volte dai nove consiglieri, in primis Giovanna D’Ingianna, durante il caos politico dei mesi scorsi. «Lo Polito – secondo le Civiche – non ha mai risolto alcun problema della città e ora spara a zero sugli stessi problemi, come la chiusura del reparto di Ortopedia, già annunciata dal Direttore Generale dell’ASP alla presenza dell’ex sindaco, senza che lo stesso battesse ciglio». «Né si può dimenticare – continua la nota – l’accusa indiscriminata di assenteismo rivolta ai dipendenti comunali culminata con una missiva indirizzata alla Guardia di Finanza, mentre l’amministrazione Lo Polito inviava le famigerate cartelle “pazze” dell’acqua. Così come non si possono dimenticare la tassazione IMU portata al massimo consentito dalla legge o l’addizionale IRPEF oltremodo aumentata dalla dimissionata amministrazione. O la frana dimenticata della Madonna del Castello o l’aggressione al distretto agro-alimentare di Cammarata, benedetto dalle autorizzazioni comunali».
«In politica ci vuole umiltà e senso di responsabilità». Così concludono i rappresentanti delle Liste Civiche e, sicuramente, questo si augurano di ricevere i cittadini castrovillaresi.
Federica Grisolia