Rossano. Centrale Enel, vertice in Regione. Si studiano soluzioni per riqualificare il sito
Buone notizie per gli operai addetti alla manutenzione presso la centrale Enel di Rossano. Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha presieduto un incontro per la costituzione di un tavolo di lavoro finalizzato a valutare la situazione in modo tale da individuare soluzioni fattive per la valorizzazione ed il riutilizzo del sito dell’impianto termoelettrico di Rossano. All’incontro istituzionale, tenutosi nel capoluogo regionale, hanno preso parte il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e per l’Enel Francesco Bertoli (Responsabile della filiera cicli combinati ed olio gas di Enel produzione). Il Presidente Oliverio, nell’aprire i lavori, ha manifestato la piena disponibilità della Regione, anche finanziaria, per supportare, magari con un apposito Apq o attraverso i fondi Por, impegnando anche istituzioni nazionali come Invitalia, tutte le iniziative che saranno attivate per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Oliverio, raccogliendo anche l’invito del sindacato, ha parlato della possibilità di avviare dei corsi di formazione professionale, riservati al personale dell’indotto, al fine di garantire una migliore specialità dei servizi. Il rappresentante Enel, Bertoli, ha assicurato la piena disponibilità dell’Ente a partecipare al tavolo dove porterà ogni utile contributo tecnico proveniente dalle idee e dagli studi che sta effettuando sul territorio interessato. Il sindaco di Rossano, Antoniotti, ha manifestato, nel corso del suo intervento, la preoccupazione per i quaranta lavoratori dell’indotto, perdenti il posto di lavoro alla centrale, dei quali il tavolo tecnico dovrà farsi carico. Il provvedimento, a giudizio del sindaco di Rossano, non può prescindere dalla soluzione che sarà adottata per salvaguardare la produttività del sito. I rappresentanti sindacali, dal canto loro, hanno apprezzato lo sforzo che si sta cercando di mettere in atto a favore dei lavoratori dell’indotto, auspicando che, essendoci tra loro anche operai in età avanzata, si possa riconsiderare la loro provata professionalità per un eventuale reimpiego anche in altri settori produttivi. Il tavolo è stato aggiornato alla seconda decade di novembre, quando le parti saranno chiamate a verificare, nel merito, le possibili opzioni.
Antonio Le Fosse