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Calabria. Acqua pubblica, il coordinamento “Arcuri” chiede subito la legge

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Il coordinamento calabrese acqua pubblica “Bruno Arcuri” torna a chiedere con forza la gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua. Il network di comitati e associazioni ha inviato una missiva all’Onorevole Domenico Bevacqua, neo Presidente della IV Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, spiegando che, mesi fa, è stato evitato il commissariamento del servizio idrico integrato «grazie all’approvazione in Giunta di un disegno di legge per l’istituzione dell’ente di governo, che nulla però diceva rispetto la gestione e soprattutto lasciando ancora in piedi la Sorical, in perenne fase di liquidazione ma sempre pronta a minacciare i Comuni morosi del taglio della fornitura». Secondo il coordinamento calabrese acqua pubblica questo atteggiamento ha rappresentato «uno schiaffo alle leggi, alla democrazia e alla dignità dei calabresi se si considera che quelle somme che la Sorical pretende, sono gravate da aumenti illeciti, come da noi denunciato da anni e come riconosciuto dalla Corte dei Conti calabrese».

Per il coordinamento «diventa sempre più urgente che il Consiglio Regionale affronti finalmente la questione Sorical, e per noi, per i tanti sottoscrittori e per lo stesso regolamento questa discussione non può che partire dalla nostra proposta di legge di iniziativa popolare e presentata nel luglio del 2013, la PL 499/IX, “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua”, sottoscritta da 11mila calabresi e 20 consigli comunali».

 Pasqualino Bruno

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