Redazione Paese24.it

A Trebisacce si torna a parlare di porto

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A Trebisacce si torna a parlare di porto e ad accarezzare un sogno antico custodito gelosamente nel cassetto che è stato puntualmente ripreso dalle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo ma che finora è rimasto sempre sul binario morto. Anche l’amministrazione comunale in carica guidata dal sindaco Franco Mundo non vuole essere da meno e, per tentare di inserirsi in un circuito virtuoso, ha organizzato un incontro operativo con l’avvocato Luciano Serra presidente di Assonat (associazione nazionale approdi turistici) accompagnato da alcuni tecnici dell’associazione per verificare in loco la possibilità di realizzare a Trebisacce un porticciolo turistico-peschereccio. All’Assonat, nata nel 1982 in difesa del turismo da diporto, sono associati circa l’80% delle portualità turisticahe italiane e nel corso degli anni, nonostante le difficoltà del settore condizionato dalla crisi perdurante economica, ha registrato una crescita esponenziale del numero dei suoi associati contribuendo, di fatto, allo sviluppo del turismo nautico.

Un progetto di porto a Trebisacce

Un progetto di porto a Trebisacce

All’importante incontro, a cui era presente l’esecutivo comunale al completo, ha partecipato il prof. Franco Rossi assessore regionale alle Politiche Territoriali ed alla Portualità minore, il quale ha confermato l’attenzione della Regione verso questa iniziativa ed ha offerto utili indicazioni tecnico-finanziarie su come muoversi. Per la verità l’aspirazione della cittadina jonica ad avere un porticciolo turistico è legittimata dal fatto che Trebisacce da più lustri è stata inserita nella rete della portualità regionale e può candidarsi ad accedere ai finanziamenti pubblici per la realizzazione di un porticciolo turistico. Non è infatti passato molto tempo da quando l’ex assessore regionale al Turismo Pino Gentile, nel corso di una visita a Trebisacce ha consegnato al Comune il Decreto regionale con cui Trebisacce veniva inserita nella rete portuale calabrese e poteva quindi presentare un progetto esecutivo dotato delle “prove in vasca” e dotato di circa 400 posti-barca.

«Non si tratta di annunci elettoralistici ma di atti concreti che rilanceranno Trebisacce ed il comprensorio» aveva dichiarato a suo tempo l’assessore Gentile. «La nostra parte come regione Calabria l’abbiamo fatta grazie all’intenso lavoro del Dipartimento. Adesso – aggiunse – tocca al comune di Trebisacce avviare in tempi brevi l’iter per realizzare le opere e Trebisacce potrà così diventare un punto di riferimento turistico». Cosa che, per la verità, è stata fatta tanto è vero che presso la Regione è già depositato un progetto esecutivo con tanto di “prove in vasca” redatto dai tecnici della società “Italia Navigando” la quale ha realizzato diversi porti in Italia tra cui quello di Brindisi e quello di Rimini.

L’idea quindi di riprendere il discorso e provare a inserirsi nei prossimi finanziamenti regionali non è da trascurare ed il sindaco Franco Mundo ha ringraziato «il presidente Serra e l’assessore Rossi per la disponibilità e l’annunciato sostegno all’iniziativa» ed ha assicurato che «saranno avviate tutte le procedure, sia di adeguamento del progetto alle nuove indicazioni che di ricerca di una partner-ship privata per la realizzazione e la gestione del porto». E’ infatti essenziale, come è noto, affiancare ai finanziamenti pubblici quelli privati per cui occorre attrarre l’interesse e intercettare gli investimenti da parte dei privati, ma il fatto di disporre già di un progetto esecutivo e di non dover partire dall’inizio consentirà sicuramente di avere una priorità anche nell’assegnazione dei finanziamenti pubblici mentre l’interesse privato lo si potrà sollecitare attraverso la credibilità dell’Assonat.

Pino La Rocca

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