Trebisacce, studenti del “Filangieri” costretti a pagare due abbonamenti autobus
Studenti pendolari dell’ITCG “Filangieri” di Trebisacce costretti a pagare un doppio abbonamento per recarsi a scuola: uno dai paesi di provenienza e l’altro dal piazzale dell’autostazione alla sede decentrata dell’Istituto che sorge in contrada Russo. A sollevare il problema, a seguito della segnalazione della Dirigente Scolastica Franca Domenica Staffa, è stato il Circolo Cittadino del PD che ha approfittato della circostanza favorevole per girare la protesta all’assessore regionale ai Trasporti Roberto Musmanno giunto a Trebisacce per discutere con i sindaci dell’Alto Jonio dei recenti tagli ai trasporto pubblico.
Nell’occasione il segretario del circolo Pierfrancesco De Marco, insieme al sindaco Franco Mundo, al presidente del consiglio comunale Saverio La Regina e alla dirigente Monica Manera, a margine dell’incontro sui trasporti, hanno prospettato all’assessore Musmanno la problematica dei costi di trasporto a carico degli studenti, sostenendo con forza che il trasporto scolastico urbano non debba gravare così pesantemente sulle tasche delle famiglie.
«Quella del doppio abbonamento – hanno sostenuto gli avvocati De Marco e Manera – è una situazione inaccettabile che mina pesantemente il diritto allo studio. In tempi critici come quelli che stiamo vivendo – hanno aggiunto i due esponenti del PD – non è possibile caricare le famiglie di una spesa così elevata per il trasporto, ancor più se urbano. Tutto questo – hanno commentato De Marco e Manera – sta portando alla naturale riduzione delle iscrizioni presso il “Filangieri”, che negli ultimi anni ha visto drasticamente ridursi il numero degli iscritti, con la perdita di classi in una scuola d’eccellenza. L’assessore Musmanno – hanno assicurato con soddisfazione i due dirigenti del PD – si è impegnato a trovare una soluzione al problema, prevedendo l’inserimento della tratta che dal piazzale conduce alla scuola all’interno del percorso urbano gratuito e ciò dovrebbe avvenire già dal nuovo anno scolastico».
Pino La Rocca