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«La discarica di Campolescio non si riapre». Frattura tra politica e comparto agricolo

«La discarica di Campolescio non si riapre». Frattura tra politica e comparto agricolo
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«La discarica di Campolescio è una ferita nel cuore del distretto agroalimentare e l’unico modo per curarla è la chiusura definitiva». E’ quanto ribadito, in sostanza, durante la conferenza stampa tenutasi oggi (mercoledì 25 maggio), al circolo cittadino di Castrovillari, per avvalorare, ancora una volta, le ragioni dell’immediata bonifica e tombatura dell’impianto. Sono intervenuti – moderati da Flavia Caligiuri, presidente Confagricoltura Cosenza – Davide Vena per la Cia (Confederazione italiana agricoltori), Pietro Tarasi in rappresentanza di Coldiretti Calabria, Silvano Lanciano per Flai Cgil, Carmine Ferraro del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), Elio Perciaccante in rappresentanza del mondo imprenditoriale agricolo e Vincenzo Veltri per il Comitato di Cammarata contro la riapertura di Campolescio.

«La misura è colma – è stata la voce unanime durante la conferenza – e la frattura tra il comparto produttivo agricolo di Castrovillari e la politica è ormai conclamata poiché deludente è stata la risposta delle istituzioni. Sia quelle locali che quelle regionali, in primo luogo del presidente Oliverio, defilandosi ed evitando gli incontri richiesti dai vertici delle associazioni di categoria e dal Comitato di Cammarata».

Ciò che preoccupa maggiormente è l’impossibilità, a lungo andare, di vendere prodotti di qualità a causa della presenza di quel “mostro” in pieno distretto. A ciò si aggiunge la volontà di ridare dignità ad un territorio che fa dell’agricoltura il suo punto di forza, difendere i lavoratori che vivono di questo e l’economia locale con politiche pubbliche – è stato ribadito durante la conferenza – che possano affermare principi di legalità, arginando il rischio di infiltrazioni criminali. Ciò che chiedono associazioni di categoria, agricoltori, sindacati ed esponenti del Comitato di Cammarata è una presa di posizione da parte delle istituzioni, in particolar modo del presidente Oliverio, altrimenti promettono una mobilitazione più “estrema” davanti alla Cittadella regionale di Catanzaro.

Federica Grisolia

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