«Il Parco del Pollino risorsa da valorizzare»

Far conoscere meglio le bellezze del Parco nazionale del Pollino, a cavallo tra Calabria e Basilicata, le risorse paesaggistiche e naturali, la flora e la fauna che arricchiscono il patrimonio ambientale del territorio montano. Con questo obiettivo si è tenuto, nei giorni scorsi, un incontro dal titolo “Film Pollino Film”, organizzato dalla delegazione Fai del Pollino.
I lavori sono stati introdotti dal capo delegazione, prof.ssa Donatella Laudadio, che ha illustrato le tante iniziative già messe in campo, grazie anche alla partecipazione delle scuole. A relazionare, il prof. Giuseppe Roma, docente di archeologia cristiana all’Università della Calabria, e il prof. Francesco Caruso, delegato Fai per l’ambiente dell’area del Pollino. In particolare, il prof. Roma, introdotto dallo storico Gianluigi Trombetti, ha messo in risalto il grande patrimonio archeologico che possiede la Calabria, risorsa importante se adeguatamente valorizzato.
Una breve storia del Parco, dai mutamenti normativi intervenuti, all’inefficienza della classe politica non sempre attenta alle evoluzioni delle tematiche ambientaliste, è stata, invece, tracciata dal prof. Caruso.
Con l’illustrazione dei progetti messi in campo dall’Ente Parco ha concluso l’incontro il presidente Domenico Pappaterra. Il proposito è quello di una maggiore e fattiva collaborazione con il Fai, con tutte le altre associazioni ambientaliste e con l’Università della Calabria per lavorare ancora più intensamente a favore di questa risorsa che è anche opportunità di sviluppo.
Federica Grisolia
La prima cosa da fare è curare la segnaletica dei sentieri. Chi si avventura alla ceca mette a repentaglio la propria vita! Il parco è molto vasto e necessita di una segnaletica molto curata. Se poi non si cura di proposito, per favorire le guide, si commette un errore madornale.