Diventiamo veri cittadini, per un 2017 da protagonisti
Ogni vigilia di Capodanno è densa di tante aspettative per l’anno che verrà. In questo periodo storico di incertezza generale l’augurio più grande è quello di provare a diventare veri cittadini nel significato più autentico, nella consapevolezza dei diritti e dei doveri. Riappropriamoci dei nostri sogni, delle nostre vite. Collaboriamo tutti, in questa nostra amata Italia, ognuno nella sua quotidianità, a regalarci un anno migliore, un presente migliore. Rispolveriamo la cittadinanza attiva, non affidiamoci a deleghe in bianco. Non rinviamo le nostre scelte, attendendo qualcosa che mai arriverà. Proviamo anche a rischiare, con la consapevolezza di averci provato – qualora non riuscissimo – potendo così voltare pagina.
Aiutiamo le agenzie sociali come la Chiesa, la Scuola a ritrovare la retta via; non soltanto con giudizi e critiche ma con esempi che possono sembrare piccoli e inutili ma che potrebbero innescare un meccanismo virtuoso. Usciamo dalle nostre case, riscopriamo il gusto dell’amicizia. I giovani si prendano ciò che gli spetta, con la conoscenza e il sacrificio, poiché nessuno mai aprirà loro porte verso opportunità importanti. I giovani non si accontentino mai, non scendano mai a compromessi e non si fermino davanti alle prime difficoltà. La conquista lenta e decisa è quella più bella e gratificante.
Le donne sfruttino a pieno il loro potenziale e non si lascino strumentalizzare dal potere. I genitori riscoprano il valore dell’educazione ai propri figli non affidandola ad altri. Gli insegnanti ritrovino gli stimoli per condurre una professione delicata e fondamentale nella società e contribuiscano attivamente, partendo dal plesso della piccola frazione, alla ripresa della Scuola.
La Chiesa diventi finalmente vera guida per i credenti ed esempio per i non credenti. Sappia rinnovarsi nella tradizione, senza vendersi alle sirene dell’immagine pur di fare proseliti. I sindaci e gli amministratori pensino alle importanti responsabilità a cui sono chiamati. Prima di impegnarsi in un mandato riflettano sulle effettive capacità di cui dispongono e non soltanto sul numero di voti che potrebbero ottenere.
I politicanti del Paese ritrovino il lume della ragione, guardando ai grandi politici del passato, e si impegnino a ricostruire, pian piano, il tessuto economico della nazione, lasciando ognuno piccoli e determinanti segni, e uscendo da una perenne e deleteria campagna elettorale. Ogni cittadino faccia il suo dovere nel suo mestiere e nella sua professione. Il cambiamento parte singolarmente, prima di diventare “virale”. I giornalisti imparino a raccontare il bello. A dare voce a chi non ne ha. E trovino il coraggio e le competenze per difendere la dignità professionale. E poi, riscopriamo il gusto della solidarietà vera. Spesso nascosta nel nostro vicino, nel nostro parente, nel nostro amico che non sentiamo e non vediamo più senza un motivo apparente.
Dunque auguriamoci un anno nuovo da protagonisti e non da comparse.
Vincenzo La Camera, direttore di Paese24.it