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Castrovillari, brigantaggio Alto Jonio-Pollino. In mostra curiosità e retroscena di una Storia che affascina

Castrovillari, brigantaggio Alto Jonio-Pollino. In mostra curiosità e retroscena di una Storia che affascina
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Castrovillari ospita in questi giorni una interessante mostra sul Brigantaggio, con documenti storici, abiti, foto e libri che raccontano un periodo controverso e sempre al centro del revisionismo storico. La mostra è visitabile sino al 21 maggio in due distinte strutture, ovviamente con contenuti differenti: presso l’Archivio di Stato sez. di Castrovillari da lunedì a giovedì, dalle 9.00 alle 16.30; venerdì e sabato dalle 9.00 alle 12.30. E al Castello Aragonese ogni sabato e domenica (10.30 – 12.30 e 17.00 – 19.00).

“Cuore e fucile. Il Brigantaggio nel Meridione e nelle terre del Pollino“ è patrocinata dal Parco Nazionale del Pollino, dall’Archivio di Stato di Cosenza e dal Comune di Castrovillari, e realizzata dall’Archivio di Stato sezione di Castrovillari e dall’associazione Mystica Calabria, presieduta dalla prof.ssa Ines Ferrante.

La rassegna storica si presta ad una fruibilità trasversale con un occhio di riguardo per le scolaresche, maggiormente gli istituti superiori, che possono così approcciarsi ad una storia locale spesso tralasciata o mal posta. L’allestimento della mostra è stato possibile anche grazie al contributo di alcuni cittadini, storici, appassionati che hanno messo a disposizione materiale e conoscenze sull’argomento. Dal brigantaggio nell’Alto Jonio alla storia del brigante Crocco o alla banda di Antonio Franco, il bandito di Francavilla Sul Sinni morto nel 1865 che imperversava tra Lagonegro e Castrovillari, le cui gesta son ben raccontate nel libro di Giuseppe Rizzo e Antonio La Rocca, disponibile nella mostra.

Contadini affamati o criminali? Insurrezionalisti o fuorilegge? Sta di fatto che il fenomeno del brigantaggio, e nella fattispecie quello post unitario calabro-lucano, resta al centro di un eterno dibattito, che rende quel periodo storico affascinante. Sicuramente il fenomeno, seppur e forse involontariamente, ha assunto, sviluppandosi, importanti connotati politici, ed oggi viene visto come un esempio di ribellione al potere, auspicando anche una certa forma di “brigantaggio culturale” per risvegliare tante coscienze ormai sopite.

Vincenzo La Camera

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