Anche a Rossano la Polizia Penitenziaria festeggia il bicentenario

Anche a Rossano, nella mattinata di sabato 23 settembre, è stato festeggiato il Bicentenario (1817-2017) della Polizia Penitenziaria alla presenza di diverse autorità civili e militari. L’atto di nascita del Corpo è riconosciuto nelle Regie Patenti promulgate il 18 marzo 1817, da Vittorio Emanuele I° di Sardegna, che approvarono il “Regolamento relativo alle Famiglie di Giustizia”. La Polizia Penitenziaria svolge compiti specialistici, all’interno degli istituti penitenziari e nei servizi esterni, che ne definiscono l’identità, la missione e l’unicità fra le Istituzioni della Repubblica.
Alla cerimonia, dopo il formale protocollo di accoglienza delle diverse autorità civili e militari del territorio, hanno preso parte il sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, il Vice-Presidente del Consiglio comunale, Patrizia Curia, il Vice-Questore aggiunto del Commissariato di Rossano, dott. Raffaele De Marco, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Rossano, Capitano Carlo Alberto Sganzerla, il Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano, Capitano Francesco Coppola, il Vice-Comandante della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro, Giuseppe Stola, l’ex comandante della Polizia Penitenziaria di Rossano, Giuseppe Barba, il Dirigente scolastico dell’Istituto “Ettore Majorana” di Rossano, dott.ssa Pina De Martino, ma anche numerosi studenti e diversi agenti in pensione.
In mattinata, dopo l’inno nazionale italiano, è stato letto il messaggio del Capo dello Stato: «Con spirito di servizio – si legge – la Polizia Penitenziaria quotidianamente contribuisce al mantenimento dell’ordine ed asseconda il complesso percorso di rieducazione dei condannati, dando così adempimento ai precisi obblighi in tal senso sanciti dalla Costituzione». A seguire, poi, ci sono stati gli interventi del Comandante del Reparto della Polizia Penitenziaria di Rossano, l’Ispettore Superiore Domenico Vennari, e del Direttore dell’Istituto Penitenziario di Rossano, il dott. Giuseppe Carrà, i quali si sono soffermati sull’importanza della festa, in occasione del Bicentenario, della Polizia Penitenziaria, ma anche sulla situazione attuale che si vive nel carcere di Contrada Ciminata.
Attualmente nel carcere della città bizantina sono presenti 220 detenuti di cui 84 appartenenti al circuito di Media Sicurezza, 116 appartenenti al circuito alta sicurezza e 20 appartenenti al circuito AS2, ivi compreso 1 detenuto sottoposto alle restrizioni di cui all’art. 14 bis dell’Ordinamento Penitenziario, questi ultimi tutti di fede islamica, con posizione giuridica di definitivi, giudicabili, appellanti e ricorrenti, per reati di terrorismo internazionale. Diverse, poi, sono le attività che si svolgono all’interno della casa di reclusione, sotto il diretto controllo della Polizia Penitenziaria, con attività che spaziano dai corsi scolastici di 1° e 2° grado fino ad arrivare ai corsi di Laurea, obiettivo raggiunto da diversi detenuti, nonché corsi di teatro, di musicoterapia e lavorazioni di ceramica. Nel corso della cerimonia, inoltre, sono stati ricordati, tra l’altro, quanti sono già entrati nella storia della Polizia Penitenziaria di Rossano: Gianfranco Zubaio, Pasquale Romano, Domenico Forciniti, Francesco Adamo, Carmine Di Lascio e Mauro Cosentino.
Antonio Le Fosse