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Rossano. I Giovani Verdi in coro: «No alla riconversione a carbone della centrale Enel»

Rossano. I Giovani Verdi in coro: «No alla riconversione a carbone della centrale Enel»
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No a forme anacronistiche e insostenibili di riconversione della centrale Enel di Rossano. Il monito è stato lanciato dai Giovani Verdi dell’area della Sibaritide, alla luce del parere favorevole, dato dal ministero dell’ambiente, nei confronti del progetto della centrale termoelettrica a carbone di Saline Joniche, che, a detta del movimento, ha risvegliato anche i comitati pro-carbone della zona della Sibaritide.

«Siamo sbalorditi – si legge in una nota diramata dai Giovani Verdi per gli ecologisti e le reti civiche – della presa di posizione di alcuni sindacati che, invece di tutelare la salute e i diritti dei lavoratori, si schierano dalla parte del gran capitale e degli speculatori che di certo non hanno a cuore il bene di Rossano e dell’intera sibaritide. Una posizione – prosegue il comunicato – tanto ideologica quanto scellerata, che ancora una volta vede comitati pro-carbone che si schierano della parte delle ormai obsolete e anti-economiche fonti di energia fossile e contro il loro territorio e la gente che lo vive. Una scelta che, all’indomani della Conferenza di Rio sullo sviluppo sostenibile, allontana sempre di più la nostra terra calabra dall’Europa e dagli stati più avanzati».

I Giovani Verdi hanno anche esposto delle soluzioni alternative. «Per l’intera regione Calabria proponiamo un piano di investimenti verdi che faccia delle energie rinnovabili, fotovoltaico e biomasse in primis, strumenti concreti di sviluppo e piena occupazione. Scienziati, imprenditori e istituzioni internazionali ormai da tempo hanno riconosciuto l’efficienza e l’efficacia di queste nuove tecnologie che, oltre a garantire il rispetto dell’ambiente, potrebbero facilmente assicurare il futuro di tante famiglie calabresi, così come avviene già in tanti paesi».

Pasqualino Bruno

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