Chiuso sondaggio di Paese24 su Amendolara. I cittadini la pensano così
Si è chiuso il sondaggio su Amendolara lanciato da Paese24 tra Natale e Capodanno. La redazione del giornale online dell’Alto Jonio – Pollino – Sibaritide, ha chiesto ai suoi lettori (sondaggio aperto a tutti ma con un inevitabile maggiore interesse per i cittadini di Amendolara) di indicare, sul sito internet o sulla pagina facebook, tra le categorie presentate, massimo due opzioni, illustrandole brevemente. “Amendolara in cosa dovrebbe migliorare?” Questo il titolo del sondaggio, con le relative categorie: Toponomastica, lungomare, arredo urbano, raccolta differenziata, fruizione beni culturali e archeologici, impianti sportivi, spazi ricreativi indoor e outdoor per bambini, biblioteche e circoli culturali per adulti e anziani, riqualificazione strutture ad oggi inutilizzate, altro, nessuna delle precedenti, tutte le precedenti. Tutte tematiche attuali e dibattute; ma si sa, quando i sondaggi non sono anonimi, raramente i cittadini sono disposti a metterci la faccia. La novità del sondaggio di Paese24 è stata proprio quella della trasparenza, con i commenti aperti a profili riconducibili a persone reali. Diversi cittadini comunque si sono espressi in maniera intelligente e costruttiva, segnalando problematiche e provando anche a abbozzare qualche soluzione.
Era facile aspettarsi che l’opzione più “cliccata” potesse essere quella del lungomare di cui Amendolara, paese di mare, ne sente terribilmente la mancanza, con una ricaduta negativa anche sui progetti privati di investire in strutture ricettive. Infatti, chi ad oggi l’ha fatto (nel contempo gli unici due alberghi sono spariti nel giro di pochi anni), deve ascoltare sovente le lamentele degli ospiti in merito a questa carenza infrastrutturale. C’è da dire che l’Amministrazione Comunale ha in programma, a stretto giro, un ripascimento costiero sotto la zona Lidi (800.000 euro) che dovrebbe garantire a quel tratto di costa di diventare balneabile con la conseguente possibilità da parte dei locali che insistono in quella zona di attrezzarsi in tal senso. E poi, è in programma anche la sistemazione del breve tratto del così detto “lungomare vecchio”, nell’arredo urbano, con una spesa di circa 250.000 euro. Mentre per quanto riguarda il tanto sognato lungomare che dovrebbe estendersi dal Molo San Francesco sino alla Torre Spaccata, tanto chiamato in causa dai partecipanti al sondaggio, ancora si brancola nel buio, sopratutto per via dei terreni sotto ferrovia di proprietà privata che di fatto frenano lo sviluppo di quell’area. Subito dopo il lungomare, l’altro fattore che è risultato particolarmente a cuore analizzando le risposte al sondaggio è stato quello dell’arredo urbano, che si dimostra una vera nota dolente del paese.
Per urbanistica e paesaggio, Amendolara si presenta come uno dei comuni strutturalmente meglio realizzati del comprensorio: soprattutto la Marina, di nuova edificazione. Ma una deficitaria cura dell’arredo urbano purtroppo non passa inosservata. I lettori lamentano maggiormente l’inadeguatezza di via Lagaria, il corso principale della Marina, con i marciapiedi e i pavimenti delle piazzette ormai antiquati e bisognosi di intervento. In questo caso sarebbero previsti degli interventi con i lavori che potrebbero iniziare a breve. Anche lo stesso manto stradale, e non solo quello di via Lagaria, presenta vistose lacune. Restano in difficoltà alcune zone periferiche, come contrada Lista ad esempio, scrigno tra l’altro di preziosi resti archeologici (ad oggi per nulla valorizzati), vittima di una manutenzione che lascia al quanto a desiderare, figlia di superficialità e spesso di difficoltà comunicativa tra Amministrazione Comunale e operai. Alle carenze dell’arredo urbano, alcuni lettori associano altresì una toponomastica che andrebbe migliorata. Anche in questo caso, contrada Lista può rappresentare un esempio lampante. In una zona senza nessuna tabella toponomastica, è stata intitolata una via nel 2016 con tanto di insegna, ma a questo intervento non sono poi seguiti i necessari e urgenti inteventi per intitolare tutte le restante vie – nonostante da quanto assicura l’Ufficio Tecnico comunale la toponomastica del paese sulla carta è già pronta da diversi anni – lasciando nell’anarchia più totale una delle contrade più popolose di Amendolara. Note positive invece per la Raccolta Differenziata che l’Amministrazione Ciminelli ha avuto il merito di riesumare dopo anni di conferimento libero e che oggi sembra, pian piano, essere entrata nelle abitudini quotidiane, e nelle grazie, dei cittadini con qualche utente che segnala comunque la necessità di inserire un ulteriore giorno per il conferimento dell’umido tra il mercoledì e il sabato. Altra indicazione emersa dal sondaggio riguarda la riqualificazione di strutture ad oggi inutilizzate.
Due su tutte: l’ex Hotel Jonio, già Liceo Classico, su via Lagaria in Marina e il Centro Velico mai entrato in funzione ed in stato decadente situato dopo la Torre Spaccata, al confine con il comune di Roseto Capo Spulico. In merito a quest’ultimo il sindaco Antonello Ciminelli è impegnato nella riqualificazione dello stesso che dovrebbe diventare entro giugno 2019 una sede della stazione zoologica “Anton Dohrn” di Napoli (una delle più importanti in Europa) con il progetto che riguarda Amendolara presentato proprio poche settimane fa nella Sala Consiliare alla presenza dei vertici della stazione partenopea, compreso il presidente Roberto Danovaro. Per quanto riguarda invece l’ex Hotel Jonio, proprio nel centro della Marina ed attualmente di proprietà della Provincia di Cosenza ma in uso al Comune, il sindaco sogna una “Casa delle Associazioni”. E forse anche una Sala Convegni per incontri culturali di cui la Marina è sprovvista. Ma al momento, lo stabile ha bisogno di importanti interventi manutentivi. Segnalazioni importanti anche in merito all’assenza di circoli culturali per adulti e anziani, fondamentali soprattutto nei piccoli paesi sia in ottica sociale che psicologica. Questo è quanto emerso a grandi linee dal sondaggio su Amendolara promosso da Paese24. Presto il giornale, dando spazio anche all’opposto punto di osservazione, lancerà un nuovo sondaggio su come ed in cosa è migliorata Amendolara negli ultimi anni.
Vincenzo La Camera
Desta stupore la mancata segnalazione del recupero dei beni culturali,in primis,zona archeologica e il recupero del bosco straface per renderlo fruibile.PSR all’uopo con possibilità di lavoro.Buon anno.