Oriolo. Studenti in visita all’Osservatorio Geofisico per saperne di più sui terremoti
Dopo lo studio dei terremoti fra i banchi di scuola, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Oriolo, accompagnati dal prof. Antonino Chinnici, dalla prof.ssa Caterina Brunacci e dalla sig.ra Mimma Labanca hanno appreso dal vivo le tecniche di registrazione degli eventi sismici. Sono stati accolti dal prof. Vincenzo Toscani, responsabile dell’Osservatorio Geofisico di Oriolo (nella foto), da lui fondato e facente parte della rete dell’I.N.G.V. (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Il prof. Toscani innanzitutto ha spiegato il pensiero e le prime credenze sulle cause dei terremoti: il pesce gatto, l’influsso astrale, il dio, il Tatsù.
I ragazzi hanno preso visione dell’influenza dei sismi sulle piante. In particolare un Pinus Ponderosa di 390 anni, vicino la faglia di S. Andreas, in concomitanza del terremoto del 1857, ebbe uno shock e interruppe la regolare decrescita dell’ampiezza degli anelli. Mediante la proiezione di diapositive, il prof. Toscani ha evidenziato i movimenti delle placche dall’ipotesi del super continente (Pangea), alla formazione del Mediterraneo dal mare della Tetide, alla formazione dell’Himalaya, all’allontanamento della Sicilia dalla Calabria. Il tracciato del terremoto di S. Giuliano di Puglia del 31 ottobre 2002, quando morirono 27 bambini e 1 insegnante della scuola “Francesco Jovine”, ha fatto riflettere sulla necessità di avere scuole sicure mediante l’adeguamento sismico delle strutture.
Al termine della lezione-conversazione il prof. Toscani ha fatto una carrellata su alcuni telesismi (Iran del 2003 di magnitudo 6.6 Richter, Cile del 2010 di magnitudo 8.8 Richter, Fukushima del 2011 di magnitudo 8.9 Richter) e sui recenti lievi movimenti sismici nell’Alto Jonio cosentino.
Redazione