Trebisacce. Commissario Cotticelli visita ex ospedale, ma dei sindaci nessuna traccia
Questione-ospedale di Trebisacce: nel corso della visita del Commissario Cotticelli al capezzale del “Chidichimo” effettuata nel pomeriggio di martedì 22 ottobre ancora una volta i grandi assenti sono stati i sindaci del Comprensorio. Tutti assenti, tranne i sindaci di Alessandria del Carretto Domenico Vuodo e di Castroregio Alessandro Arvia arrivati a Trebisacce di ritorno da Catanzaro dove si erano recati per altre questioni amministrative. Vero è che Cotticelli, pressato dal sindaco di casa, ha fatto quasi un’improvvisata, ma il sindaco Mundo, avvertito in mattinata, ha subito invitato tutti i colleghi (i giornalisti invece sono stati avvisati appena un’oretta prima, ndr) che però non hanno sentito il dovere di essere presenti, anche a costo di dover rinviare eventuali altri impegni istituzionali.
La presenza di ben 17 sindaci, magari con tanto di fascia tricolore, avrebbe avuto un impatto diverso sull’accoglienza dell’importante ospite e avrebbe dimostrato al generale Cotticelli, scopertosi profondo conoscitore del territorio e attento osservatore della realtà, che il problema della sanità nel nostro territorio è molto grave, è avvertito da tutti e non è più tollerabile. E’ sembrato invece, ancora una volta, che la questione-ospedale fosse un’esclusiva del solo sindaco di Trebisacce Franco Mundo, sottovalutando il fatto che, nella prolungata latitanza della deputazione regionale e nazionale, l’unica risorsa istituzionale spendibile per questo territorio è la forza di ben 17 sindaci che, se operassero sempre in sintonia e in sinergia, potrebbero fare miracoli e smuovere anche le montagne dell’apatia e della rassegnazione delle popolazioni locali che, in presenza delle solite promesse pre-elettorali e in assenza di conseguenti fatti concreti, ormai non credono più a nessuno.
Pino La Rocca
Abbiamo capito:siamo nelle mani del sindaco Mundo di Trebisacce.Il caso Ospedale è stato a LUI affidato anche se non si capisce da CHI.Cio nonostante NOI tutti, poveri cristi, restiamo speranzosi che l’avvocato Mundo riesca a far valere le nostre giustificate richieste e cioè quelle di avere un servizio sanitario degno ed efficiente.La speranza è sempre l’ultima a morire.