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Il problema della fiducia nel business: come risolverlo

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In azienda spesso ci si interfaccia con problemi lavorativi che hanno un minimo comun denominatore: la mancanza di fiducia. Succede perfino nelle multinazionali come Google, come filtra da alcune dichiarazioni recenti: l’amministratore delegato di Big G, difatti, ha sottolineato tutte le difficoltà che emergono nel mantenere alto il grado di fiducia nei confronti di chi lavora all’interno della società. In tal caso si fa riferimento alle recenti fughe di notizie in direzione della stampa, e giunte ovviamente da fonti interne. Però il problema della fiducia si palesa anche quando si parla di partnership.

Come evitare falle di fiducia nella partnership

Come sempre, due valori come la conoscenza e l’informazione possono aiutare ad evitare problemi più grandi, soprattutto se si parla della fiducia nelle partnership. Ogni azienda vorrebbe fornitori o partner sempre al top, con il massimo grado di trasparenza. Non sempre è possibile, specialmente quando ci si interfaccia con nuovi business, o con persone di cui non si sa molto. Sul web è possibile muoversi per colmare alcune lacune e farsi un’idea più precisa. Tramite i report specializzati di iCribis, ad esempio, si può reperire il profilo finanziario di qualsiasi persona fisica che ricopra ruoli in azienda.

Si tratta di uno strumento molto utile, anche per capire quali sono le altre partecipazioni aziendali dell’eventuale partner, così da scongiurare conflitti di interessi. Non solo soci, però, perché lo stesso CEO dovrà essere persona con cui instaurare legami duraturi, se si vuole crescere insieme.

Se il CEO sbaglia, come si fa a rimediare?

La mancanza di fiducia nei confronti di un’azienda spesso dipende dal comportamento dell’amministratore delegato. Non è mai facile rimediare ad un errore, tantomeno ad un comportamento volontario che può davvero minare alle fondamenta il successo di un business.

Diciamo che le strade da battere sono sostanzialmente due: si può licenziare il CEO, prendendo dunque le distanze per vie ufficiali e provando ad allontanare dalla sua figura il brand. Oppure si può agire cercando di far redimere il CEO di fronte all’opinione pubblica, risolvendo poi internamente la questione, magari con delle sanzioni. La seconda via è quella che va adottata quando non è possibile o conveniente il licenziamento.

Fiducia nel team e valori

La fiducia non deve essere solo verticale, ma anche orizzontale. È fondamentale creare fiducia nel team, spesso l’ingrediente principale del successo di un business, al punto da figurare ai primi posti nella lista degli asset intangibili di un’azienda. La fiducia crea innovazione: ma quali sono i criteri oggi utilizzati per misurare questo valore? Troviamo ad esempio la competenza di ogni singolo dipendente, necessaria per tranquillizzare chi lavora a stretto contatto con lui. Anche la condivisione e l’integrità rientrano in questo elenco, insieme ad altri criteri ritenuti chiave, come nel caso della benevolenza e dell’inclusione.

Lo stesso discorso può essere applicato alla costanza dei comportamenti e alla sicurezza. Infine, si chiude con la reciprocità e con i rapporti interpersonali, che possono essere rafforzati attraverso una serie di attività di team building. In conclusione, ogni business deve fare i conti con questi valori: la fiducia dovrebbe essere alla base di ogni azienda. (guest post)

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