Trebisacce. Mundo punta ad una nuova Giunta di Centrosinistra. Pd plaude all’iniziativa
Circolo cittadino del Partito Democratico di Trebisacce: l’Assemblea degli iscritti, convocata e coordinata dal segretario Giampiero Regino, ha esaminato il risultato delle Regionali del 26 gennaio e preso atto del trend positivo fatto registrare dal partito a livello locale. «Esaminando le percentuali dei voti ottenuti dal PD negli ultimi anni e comparandoli con i risultati ottenuti alle Europee – ha scritto in una nota Giampiero Regino prendendo comunque atto della sconfitta in ambito regionale e della mancata elezione, per una manciata di voti, del sindaco Mundo – si evidenzia a Trebisacce un’apprezzabile crescita di consenso in base alla quale il PD si conferma come il primo dei partiti nazionali».
Pur riconoscendo l’evidente sconfitta su base regionale, il segretario Regino, pur apprezzando il tentativo esperito dai vertici del partito di cambiare strategia politica e di adottare scelte coraggiose affidandosi a taluni candidati nuovi e giovani, ha chiosato che forse un cambiamento più radicale «avrebbe potuto – a suo dire – catturare l’interesse di tanti elettori che, pur credendo nella buona politica, hanno disertato le urne perché disorientati da forze avverse e degenerative di equilibri sociali, morali, etici ed economici». Dopo aver ricordato quale deve essere da qui in avanti il profilo del Partito Democratico ed aver riportato i dati incoraggianti ottenuti a Trebisacce dal candidato-presidente Callipo (58,05%) e dagli altri partiti in competizione, ha posto l’attenzione sul 49,81% delle preferenze (4.664) ottenute dal candidato-sindaco Mundo, non solo in quanto candidato indicato e premiato dal partito per la sua coerenza politica, ma anche per la sua riconosciuta e apprezzata esperienza politico-amministrativa. «Si tratta – ha commentato ancora Regino – di un risultato importante e senza precedenti, frutto non solo della presenza del candidato locale, ma anche del buon governo svolto in questi ultimi otto anni da un’amministrazione di centrosinistra a guida PD e tutto ciò – secondo Regino – è avvalorato ancora di più dal numero limitato di consensi raccolti dai candidati sostenuti dai dirigenti locali del centrodestra, che al momento non possono costituire una valida alternativa politica».
Sempre secondo quanto ha scritto il Segretario del PD, prendendo la parola nel corso dell’Assemblea ed esaminando i risultati elettorali in base locale, il sindaco Mundo ha espresso la volontà di voler riconsiderare la formazione dell’esecutivo comunale dando vita a una nuova squadra di governo caratterizzata da una forte connotazione di centrosinistra e quindi dotata di una maggiore coesione politica. «Il Partito Democratico – ha commentato Regino – condivide la scelta dell’azzeramento della Giunta auspicando la formazione di un esecutivo capace di rilanciare l’azione di governo della città e improntato su criteri di ascolto e di dialogo con le forze politiche e sociali che vogliono contribuire al buon andamento dell’attività amministrativa».
Pino La Rocca
quanto giro di parole per tradurre una cosa ovvia che viviamo tutti a lavoro: “se il capo parla tutti dicono di essere d’accordo a prescindere se abbia ragione o meno”. è la logica del portare il pane a casa, non c’è niente da fare, poi magari in separata sede si critica il capo (il sindaco per chi non lo avesse capito), ma per mail e in riunione tutti d’accordo! è sopravvivenza, e nulla più…..
Leggendo l’articolo colpisce principalmente la forte contraddizione del segretario del PD di Trebisacce.Lo stesso, commentando l’esito delle elezioni regionali sostiene che il risultato raggiunto non è altro che il frutto del buon governo di otto anni di amministrazione comunale.Successivamente,sempre ,il segretario PD condivide l’azzeramento della giunta operata dal Sindaco auspicando la formazione di un esecutivo capace di rilanciare l’azione di governo della città.C’è poco da capire,anzi nulla.
rispondo a Giuseppe Pagano ma mi piacerebbe che altri esprimessero il loro parare. La contraddizione è figlia di una certezza: il punto di partenza è ossequiare e farlo anche pubblicamente. Ora, dato questo punto di partenza adesso bisogna costruirci una storiella sopra. é esattamente questo il processo che è avvenuto, ecco perché la storiella presenta palesi contraddizioni. Esempio lampante di “realpolitik”.
per Signor Pagano: ho notato che io e lei sulla questione “azzeramento” siamo gli unici a esprimere pareri. Cosa dobbiamo dedurre? che siamo gli unici a cui interessa la faccenda? la mia, naturalmente, è ironia.
iL MIO,caro Domenico,è un semplice ed insostenibile interesse per il mondo politico ,in particolar modo,locale.Il mio è un semplice punto di vista di un uomo libero.Il resto non ha alcun valore.
Questi sono i risultati del Feudalesimo trebisacce se. Siamo sempre in pochi a camminare senza abbassare gli occhi…..