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Coronavirus. Sindaci della provincia di Cosenza chiedono intervento dell’Esercito

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Ben 100 sindaci su 150 della provincia di Cosenza, tra cui gran parte dei sindaci dei Comuni dell’Alto Jonio, preso atto del graduale incremento del rischio epidemiologico e delle gravi carenze di personale negli organici dei Comuni e delle Forze dell’Ordine che rendono problematico il controllo del territorio, hanno chiesto l’intervento dell’Esercito a supporto della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine. Lo hanno fatto sottoscrivendo una lettera-aperta indirizzata ai Ministeri della Difesa e dell’Interno, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, al Prefetto di Cosenza e al Presidente della Giunta Regionale, attraverso la quale chiedono che venga disposto l’immediato dispiegamento sul territorio dei comuni calabresi dell’Esercito Italiano e l’aumento delle risorse umane disponibili all’interno delle altre Forze dell’Ordine.

“Situazioni straordinarie, – hanno commentato all’unisono i 100 sindaci dei paesi della Provincia più vasta d’Italia e più popolosa della Calabria, – esigono misure straordinarie perchè, in questo momento così drammatico, il futuro della Calabria dipende da NOI”. In realtà tutti i sindaci, come viene giustamente ricordato nella lettera-aperta, in ottemperanza dei Decreti emessi dal Governo, hanno redatto e pubblicato una serie di Ordinanze tese a ridurre al minimo gli spostamenti, le frequentazioni di ambienti affollati e di osservare le distanze di sicurezza ma, come è facile immaginare, molte delle disposizioni impartite, per quanto possano configurare veri propri reati perseguibili per legge, rimangono sulla carta. La grave carenza di personale negli organici impedisce difatti un controllo accurato e minuzioso del territorio, per cui si rende necessario ricorrere ai militari dell’Esercito dotandoli, ovviamente, sia dei dispositivi di sicurezza personale sia della funzione di pubblica sicurezza. La richiesta del dispiegamento dell’Esercito nei nostri Comuni, secondo i sindaci, in realtà si rende necessario perché nelle ultime settimane c’è stato un travaso enorme di gente tra il Nord e il Sud (si parla di oltre 15mila persone di cui solo 7mila si sono autodenunciate e messe in quarantena volontaria), per cui c’è il rischio che il contagio possa svilupparsi anche da noi finendo, purtroppo, col mettere così a nudo le gravi carenze nel nostro malandato sistema sanitario. Altra iniziativa a cui si stanno adeguando i nostri amministratori comunali è quella di provvedere alla sanificazione del territorio comunale.

Pino La Rocca

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